Scontro politico sull'Olimpiade, la pugile casertana Carini sfida l'atleta trans Khelif
Il deputato della Lega Zinzi: "Un caso paradossale, ma sono sicuro di Angela"
MARCIANISE – E’ scontro politico sulla sfida olimpica tra la pugile casertana Angela Carini, del gruppo Fiamme Oro di Marcianise, e l’atleta trans algerina Imane Khelif.
La decisione del Cio
Nel pomeriggio di lunedì il Comitato Olimpico Internazionale ha ammesso l’algerina alla sfida dopo aver superato la verifica del sesso. Quindi il 1 agosto salirà sul ring contro la nostra Angela. La Khelif era stata esclusa lo scorso anno dai mondiali di pugilato femminile.
Scontro politico
La vicenda ovviamente è diventata terreno di critica politica. "Sono sicuro che la nostra Angela Carini – ha dichiarato il deputato casertano della Lega Gianpiero Zinzi - domani porterà alto l’onore della nostra terra nel match di boxe femminile, nonostante sia penalizzata perché troverà sul ring un atleta uomo ma comunque ammesso a gareggiare nel circuito femminile nel nome dell’inclusività. Un caso paradossale che di fatto ribalta la decisione dello scorso anno con cui lo stesso atleta era stato escluso dai mondiali di pugilato dopo lo screening di verifica del sesso. Incomprensibile che le Olimpiadi di Parigi permettano ad un uomo di combattere contro una donna, sacrificando l’integrità e l’equità di una competizione nel nome di una pseudo ideologia”.