"Ascolterò sindaci e cittadini", si insedia il nuovo prefetto Lucia Volpe
Le prime dichiarazioni alla stampa e l'impegno per le varie vertenze di lavoro
CASERTA - Dopo aver incontrato il sindaco di Caserta Carlo Marino e il presidente della Provincia Giorgio Magliocca, il nuovo prefetto di Caserta Lucia Volpe, 62enne napoletana, si è insediato ieri ufficialmente presentandosi ai giornalisti.
Ascoltare i sindaci e i cittadini
"Il mio metodo di lavoro - spiega Volpe - sarà basato sull'ascolto di sindaci e amministratori ma anche di cittadini, perché per agire con efficacia è necessario capire quali sono i problemi e individuare in piena collegialità e condivisione le priorità su cui intervenire e quelle che sono le soluzioni migliori. Credo molto nella collaborazione tra istituzioni e tra enti e cittadini. E anche dalla stampa mi aspetto un atteggiamento sempre costruttivo, sempre nel rispetto del diritto di critica". Volpe, che è anche Commissario straordinario del Governo per l'area del Comune di Castelvolturno - "realtà complessa e determinante sarà il dialogo con gli amministratori locali" dice - non entra nel merito dei tanti dossier che sono sulla sua scrivania, ma assicura "che nulla sarà tralasciato e che nei prossimi giorni convocherà diversi tavoli di discussione. Ovviamente la sicurezza, in ogni sua articolazione che può essere la movida, il degrado, la salute, sarà tra temi principali di confronto".
Il problema del lavoro
Anche Volpe, come l'ex prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, si dice preoccupata per le vertenze di lavoro, come quelle che coinvolgono i 420 dipendenti dello stabilimento della multinazionale Jabil a Marcianise o i 200 di Softlab: "Sono pronta svolgere compiti di mediazione, il lavoro è importante". Sulla questione delle vittime innocenti della camorra, non riconosciute dallo Stato e per questo impossibilitate ad avere vitalizi e altri benefici, è intervenuta a luglio la sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato la norma sul quarto grado di parentela, per cui si attende che le prefetture si adeguino. "Le sentenze della Consulta - dice Volpe - nella maggior parte delle volte sono immediatamente applicabili, per cui agiremo di conseguenza; se dovessero emergere questione particolari, ci rivolgeremo al Ministero, ma non vi saranno interpretazioni discordanti rispetto a quanto stabilito dalla Corte".