antica cittadella
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MADDALONI – Si è concluso il processo di primo grado sul secondo filone sulle tangenti maddalonesi. Non si tratta ovviamente dei quello sull’affidamento della raccolta dei rifiuti, per la quale l’ex sindaco Rosa De Lucia ha patteggiato una pena di tre anni di reclusione, ma il caso delle luminarie in città e dei rapporti tra la De Lucia e gli imprenditori di San Felice a Cancello Silvio Di Meo e Michele Passariello.

Oltre all’ex primo cittadino ed ai due imprenditori nel processo erano imputati anche l’ex consigliere comunale Giusy Pascarella, l’ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale Vincenza Pellegrino, l’allora comandante dei vigili urbani Vinciguerra. L’altro imputato, il consigliere comunale Giancarlo Vigliotta già patteggiato, ammettendo l’uso dell’auto del Comune di Maddaloni che lo prelevò mentre si trovava in vacanza in Calabria per portarlo a Maddaloni per fargli votare il bilancio in Consiglio Comunale.

Ebbene l’unica condanna in questo processo riguarda proprio la De Lucia con una pena a 6 mesi di reclusione e 400 euro di multa. Il giudice ha quindi avvalorato la tesi dell’accusa, ovvero la corruzione tra l’ex primo cittadino e l’imprenditore Passariello. I sei mesi sono stati sostituiti con una pena sanzionatoria di 3.600 euro.