Stop alla detenzione di armi per l'ex sindaco: la decisione del TAR
La decisione del Tribunale dopo il ricorso inviato dall'ex sindaco

GRICIGNANO D'AVERSA - Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha respinto il ricorso presentato da un ex sindaco di Gricignano di Aversa contro la Prefettura di Caserta, confermando il divieto di detenzione di armi, munizioni e materiali esplosivi impostogli nel 2010.
Respinto il ricordo dell'ex sindaco
Il ricorrente, un ex titolare di porto d'armi e collezionista autorizzato, aveva chiesto la revoca del divieto dopo l'assoluzione dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, sostenendo che la sua condanna fosse stata annullata.
Nonostante l'assoluzione, la Prefettura aveva ritenuto il ricorrente inaffidabile, citando precedenti comportamenti antigiuridici e legami con soggetti legati alla criminalità organizzata. Il TAR ha confermato che la decisione della Prefettura si basa su una valutazione preventiva dei rischi per l'ordine pubblico e la sicurezza, attribuendo all’Autorità di pubblica sicurezza un’ampia discrezionalità nel valutare l'affidabilità di chi richiede la detenzione di armi.
La sentenza
In particolare, la Prefettura aveva giustificato il divieto richiamando episodi gravi, come l’accertata dazione di 50.000 euro da parte di un imprenditore legato alla camorra durante il periodo in cui il ricorrente era sindaco, episodio che pur essendo prescritto nei procedimenti penali è stato considerato incompatibile con una condotta morale e civile adeguata.
La sentenza ha ribadito che il divieto di detenzione di armi non è una misura sanzionatoria, ma un provvedimento cautelare per garantire la sicurezza pubblica. Il ricorso è stato quindi rigettato, confermando la validità del provvedimento della Prefettura.