SESSA AURUNCA – Concluso a Sessa Aurunca il Festival Visioni in cui si è salvato appena il solo Veltroni, naturalmente per indiscutibile luce propria. Per il resto un Festival “familiare” in cui i pur piccoli parterre non si sono mai interamente riempiti. 

Pochi spettatori

Per la maggior parte delle iniziative platee sarebbero state vuote e imbarazzanti, appena presenziate da genitori, fratelli, sorelle, zii, cugini, cognati. Il tutto per un costo di oltre 60.000 euro a spese dei cittadini freschi di aumento del 30 % della tassa rifiuti. Non un sold out, ma un sold in che, nonostante le buone premesse, si chiude senza infamia e senza lode. Niente di più dei soliti convegni frequentati sempre dagli stessi. 

Costi e spese del Comune

Parte fissa del pubblico anche  “organizzatori” che hanno soggiornato a spese del Comune nei bed & breakfast e in qualche albergo. Sessani quasi nessuno, visitatori attratti dall’evento pochi. Qualche presenza in più per stima personale a Crimaco e Minieri. Un’occasione sprecata perché l’evento si presentava interessante, ma evidentemente andava gestito in altro modo. Un monito per il futuro. Comunque un primo passo, la cultura non fa mai male, basta maneggiarla con cura.