SESSA AURUNCA - Proviamo ad anticipare i tempi, cogliendo qualche segnale (per la verità più di uno), ebbene se, come sembra, al presidente della regione Campania dovesse essere impedita una macchinosa e improponibile riforma elettorale, ultima strategia rimasta a De Luca per garantirsi la possibilità di restare a Palazzo Santa Lucia, ecco che a pagarne dazio potrebbero esserne in molti. Tra questi spicca il Presidente del Consiglio Regionale, ex socialista oggi DEM – Oliviero, che della politica ne ha fatto, con grande successo, una professione. 

L'analisi

Come dicevamo all’inizio, questo articolo prova a cogliere i segnali di quanto sta accadendo, cercando di anticipare cosa ne potrebbe conseguire e la riflessione sul momento sembra scontata: quando un ciclo di potere volge al termine, non mancano mai i segnali. Il “capo” inizia a diventare paranoico, o ingombrante, o entrambe le cose. Alcuni vecchi sodali iniziano a prendere le distanze, qualcuno azzarda anche un attacco pubblico, altri si muovono nell’ombra per tessere nuove alleanze. Così sembra stia accadendo anche per il buon Oliviero, padre-padrone della politica Sessana da oltre vent’anni, che in questi giorni si è affannato a difendere la sua posizione di rendita legata a doppio filo a quella del Governatore De Luca dichiarando, sulla questione del terzo mandato, che “Sicuramente De Luca merita la riconferma. L’ha conquistata sul campo. Quando si è in presenza di una buona amministrazione non bisognerebbe procedere con il rischio di perdersi nel cavillo burocratico”. Fa sorridere che per l’Oliviero una legge Nazionale, che per contrastare rendite di posizione, o peggio ancora dinastie, vieta la possibilità di ricandidatura ai sindaci dei comuni superiori ai 10.000 abitanti e ovviamente ai Governatori di Regione oltre il secondo mandato consecutivo (10 anni!) sia un “cavillo burocratico”. Ed ancora parla di “segnali di disgelo tra la Schlein e De Luca avvenuti a Procida, quando la verità è l’opposto, ossia un di un De Luca che va via in anticipo senza attendere la conclusione del discorso della segretaria e senza alcuna foto di rito, si sa in politica la forma diventa sostanza. Ma perché Oliviero si affanna così tanto a suonare la tromba per De Luca? È evidente che vede compromessa anche la sua di posizione, il PD ha un regolamento interno che non consente la possibilità di ricandidatura a quei consiglieri Regionali che hanno fatto già due mandati. 

Oliviero verso il tramonto?

Questo obbligherebbe Oliviero a cercare ospitalità in un'altra lista – voci ricorrenti confermano tale ipotesi, ovviamente con risultati negativi, perché nessuno vuole imbarcarsi un recordman di preferenze che andrebbe a minare equilibri interni -. Per tanto ad Oliviero non resta che continuare a “sperare” nel terzo mandato di De Luca e proseguire nella sua opera di promesse, che tanto hanno funzionato per il passato, ora va di moda il “nuovo ospedale di Sessa” dove ancora non è stata posa la prima pietra, ma risulta già saturo di un esercito tra OSS – OSA – infermieri, medici, amministrativi e chi più ne ha più ne metta. Ripetiamo questo articolo prova ad anticipare i tempi, ed i segnali portano tutti in un'unica direzione, una fine quasi naturale, ossia il pensionamento dopo venti anni del politico Aurunco e all’orizzonte tante nuove leve sono pronte ad approfittarne. Queste sono le sensazioni del momento, tempo poche settimane e le schierati ci diranno se abbiamo ben interpretato i sentori.