antica cittadella
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CASERTA - Diventare vecchie prima ancora di aver vissuto. Accade in via Caprioli a San Leucio, dove da qualche giorno sono state realizzate strisce pedonali che sono già sbiadite per metà.

Al danno la beffa perché quelle strisce pedonali che sembrano realizzate non con la vernice apposita ma con gli acquarelli insistono in una delle sei strade che danno su una rotatoria che è ogni giorno, per chi la deve attraversare, una roulette russa.

All'intersezione tra via Tenga, via San Leucio, via Caprioli, viale degli Antichi Platani, via Quercione, via Papa, una specie di otto vede convergere il traffico che viene dai paesi tifatini, dall'autostrada, dalla città, dalle frazioni, dal Matesino. Uno snodo cruciale in pieno centro abitato con una scuola superiore e centinaia di studenti che l'attraversano. Senza alcuna protezione.

Qui, sono apparse strisce pedonali fantasma. Realizzate e svanite, sciolte sotto le piogge di questi giorni. «Mi chiedo come sia possibile dice incredulo e sbigottito Giuseppe Scafuto, ingegnere che a pochi giorni dalla loro realizzazione queste strisce pedonali siano già evanescenti.

Un'apparizione vera e propria che si sta dileguando sotto i nostri occhi. Eppure questa rotatoria è tristemente famosa per essere un luogo di grande pericolo per i pedoni che non hanno proprio nessun luogo dove attraversarla. La realizzazione qui, in via Caprioli, è utile solo a chi frequenta questa strada ma fra poco non ci saranno proprio più. Ma con cosa le hanno realizzate? Con la scolorina?».

È veramente incredibile. Sembra quasi che sia una beffa, viste le molteplici proteste che da tre anni si levano verso l'amministrazione comunale per la pericolosità di quelle strade. Sono sei e convergono tutte sulla rotatoria che ospita la statua di Ferdinando IV di Borbone.


«I pedoni continua Scafuto si trovano quotidianamente ad attraversare mettendo a rischio la propria vita. Non c'è una segnaletica orizzontale che li tutela, ora ci mancavano pure in questa strada gli attraversamenti pedonali sbiaditi, quasi trasparenti.

Le rotatorie possono essere molto pericolose per ciclisti e pedoni poiché aumenta il numero di punti di conflitto, richiedono riduzione di velocità, segnalazione dei limiti di velocità e, ovviamente, la presenza di attraversamenti pedonali. Che si vedano però, che durino più di una pioggia».