La pugile marcianisana Carini abbandona in lacrime contro Khelif dopo un colpo: "Non è giusto"
L'azzurra lascia il ring dopo neppure un minuto proprio mentre la presidente Meloni dice: "Non sono d'accordo con il Cio, non era ad armi pari"
MARCIANISE. Succede tutto in pochi minuti. L'atleta marcianisana Angela Carini si ritira, dopo 46 secondi contro Khelif, per un paio di colpi presi. Si commuove e dice: "Non è giusto". Contemporaneamente a Casa Italia arriva la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e per quanto la visita sia blindata è impossibile non parlare di quello che è appena successo.
La pugile marcianisana Carini abbandona in lacrime contro Khelif dopo un colpo: "Non è giusto"
Le immagini scorrono sui maxi schermi di Casa Italia e Meloni dice: "Non ero d'accordo con la scelta del 2021 quando il Cio cambiò il regolamento su questa materia, non sono d'accordo oggi. Ringrazio Angela per come si è battuta, mi dispiace si sia ritirata. Mi sono emozionata quando ha scritto: "Combatterò" perché in queste cose contano testa e dedizione, ma conta anche poter competere ad armi pari. E questa non era una sfida ad armi pari. Bisogna fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare".
L'azzurra lascia il ring dopo neppure un minuto proprio mentre la presidente Meloni dice: "Non sono d'accordo con il Cio, non era ad armi pari"
Di questo caso si parla, a Parigi e non solo, da giorni. L'algerina Imane Khelif è un puglie transgender che lo scorso anno era stata esclusa dai Mondiali dopo aver fallito la verifica ormonale. Stavolta i controlli dell'atleta venticinquenne erano ok, tanto che il Cio le ha permesso di combattere perché i parametri sono cambiati. Il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva detto: "Il Cio ci ha assicurato che sono state fatte verifiche ormonali e scientifiche e che pertanto Imane Khelif può gareggiare da donna". Ieri lo stesso Coni, in una nota ufficiale, aveva aggiunto: "Il Comitato si è attivato col Cio affinché i diritti di tutti gli atleti e le atlete siano conformi alla Carta Olimpica e ai regolamenti sanitari". Oggi poi, il match, durato meno di un minuto. Carini prima si è fermata per un problema al caschetto dopo un violento destro. L'azzurra ha subito alzato una mano ed è tornata all'angolo, decidendo poi di abbandonare: "Mi ha fatto malissimo", ha detto al suo team prima di ritarsi e scoppiare a piangere.
"Ho detto basta, ritiratemi, mi fa malissimo il naso. Ho il cuore a pezzi - ha detto Carini dopo l'incontro in lacrime - perché io sono una combattente, mio padre mi ha insegnato così, ho sempre servito la mia Nazione con lealtà e stavolta non ci sono riuscita, non sono riuscita più a combattere e ho messo fine al match. Ho sentito forte queste polemiche, non mi hanno però fermata o bloccata mentalmente, ero qui per correre il mio ultimo km, sul ring mi ero detta di tirare fuori tutta me stessa a prescindere da chi avevo di fronte. Io ho detto solo: "Questa è la mia Olimpiade e devo tirare fuori il meglio di me, volevo solo vincere".