Truffa da 70mila per le tumulazioni al cimitero, arrestato imprenditore
La vicenda parte dalla denuncia, nel 2021, del comune di Santa Maria a Vico che aveva registrato un ammanco nelle entrate. L'uomo è finito ai domiciliari
SANTA MARIA A VICO. Truffa da 70mila per le tumulazioni al cimitero, arrestato imprenditore e gestore della ditta “La Livella”. I carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari per truffa aggravata in concorso, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del legale rappresentante di una ditta aggiudicataria della gestione dei servizi cimiteriali, per il Comune di Santa Maria a Vico, dal 2020 al 2022.
La vicenda parte dalla denuncia, nel 2021, del comune di Santa Maria a Vico
L'ordinanza di custodia cautelare costituisce l'epilogo di una complessa attività investigativa che ha permesso di disvelare un collaudato sistema illecito mediante il quale l'indagato, nella gestione dei servizi cimiteriali appaltati dal Comune di Santa Maria a Vico, sarebbe riuscito ad appropriarsi di significative somme di denaro destinate all'Ente con condotte articolatesi in un ampio spazio temporale. In particolare, secondo quanto ricostruito nel corso dell'indagine, l'indagato, approfittando della sua credibilità derivante dalla carica rivestita, prospettava agli ignari cittadini, in occasione della tumulazione dei propri parenti o, in genere, nei casi di richieste di servizi cimiteriali, la possibilità di estinguere il debito per gli oneri del citato servizio, facendosi consegnare le relative somme in contanti che, in concreto, spettavano all'Ente locale, senza poi provvedere al successivo versamento nelle casse di quel Comune.
Ai cittadini venivano poi successivamente rilasciati bollettini postali contraffatti relativi alle prestazioni erogate. Contestualmente, verrà eseguito un sequestro preventivo della somma di 66.088,50 euro indebitamente introitata. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.