Immobile pericoloso sul Litorale, Comune ordina lo sgombero entro 48 ore a 15 famiglie
L'ordinanza del sindaco dopo un'ispezione: gli occupanti abusivi vivono nel complesso di Parco Saraceno a Castel Volturno

CASTEL VOLTURNO - Dovranno sgomberare entro 48 ore le circa quindici famiglie che vivono nel complesso di Parco Saraceno a Castel Volturno, sul Litorale Domitio; quasi tutte occupano abusivamente da anni gli appartamenti, senza pagare alcun canone di fitto alla società proprietaria, la Mirabella Mare Spa, società della famiglia di costruttori Coppola che edificò Parco Saraceno negli anni '70.

Immobile pericoloso sul Litorale, Comune ordina lo sgombero entro 48 ore a 15 famiglie
A disporre lo sgombero dell'immobile c'è l'ordinanza del sindaco di Castel Volturno Pasquale Marrandino, che ha preso atto degli esiti dell'ispezione effettuata dai carabinieri della locale tenenza e dai vigili del fuoco di Caserta su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni. Il sopralluogo ha confermato "la non fruibilità degli spazi dell'intero complesso", con "le cause di pericolosità ulteriormente peggiorate rispetto ai precedenti sopralluoghi, sia sotto il profilo statico che igienico-sanitario"; una situazione che mette a rischio l'incolumità delle persone che vi abitano. Parco Saraceno, trenta palazzine di tre piani che ospitò inizialmente per circa quindici anni le famiglie di militari americani che lavoravano alla base Nato di Agnano, è diventato negli anni l'emblema della mancata riqualificazione di Castel Volturno, prevista da un contratto di programma che avrebbe dovuto cambiare il volto del comune del litorale domitio, facendolo diventare la "Rimini del Sud".
L'ordinanza del sindaco dopo un'ispezione: gli occupanti abusivi vivono nel complesso di Parco Saraceno a Castel Volturno
Nella zona di Parco Saraceno in particolare doveva essere realizzato, sulla base di un project financing presentato dalla famiglia Coppola, un porto turistico, ma le opere non sono mai partite, e intanto le decine di famiglie che occuparono le case al posto dei militari Nato, trasferitisi nel frattempo a Gricignano d'Aversa, hanno continuato a vivere a Parco Saraceno, nonostante il degrado e l'abbandono del complesso.
Prima erano una sessantina i nuclei familiari che ci vivevano, poi complici le condizioni al limite della sopravvivenza e le operazioni delle forze dell'ordine, molte famiglie se ne sono andate, compresi decine di migranti che vi avevano trovato rifugio. Nel dicembre 2018 molte famiglie lasciarono dopo aver raggiunto un accordo economico con la società proprietaria, altre sono rimaste e ancora resistono, ma per loro ormai il tempo di andarsene da Parco Saraceno si avvicina; se non lo faranno spontaneamente potrebbero intervenire le forze dell'ordine, sarà comunque il prefetto Lucia Volpe a decidere come muoversi.
Parco Saraceno è stato il set di Gomorra e Dogman
Il Parco Saraceno, così com'è oggi, è diventato il simbolo del degrado di una zona, il litorale domizio, che ha conosciuto la sua parabola discendente a partire dal periodo post terremoto dell'Irpinia. Castel Volturno, in particolare. In quel complesso, proprio per la sua unicità di ospitare ormai vite ai margini e per la decadenza progressiva delle strutture, a turno registi più o meno famosi e produzioni cinematografiche hanno girato alcune opere anche di grande impatto. Nel 2013 fu il regista casertano Romano Montesarchio a produrre un docu-film - Ritratti abusivi - che portò a conoscere i luoghi ad un pubblico anche più vasto. Al Parco Saraceno, poi, Matteo Garrone girò il crudo "Dogman" mentre la zona fece da set anche per la seconda stagione di Gomorra, prodotto da Sky.