antica cittadella
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CELLOLE – Emergono ulteriori dettagli dall’inchiesta che i carabinieri di Sessa Aurunca stanno portando avanti sul delitto del professore Pietro Caprio di 58 anni. Per l’omicidio si trova in carcere l’84enne Angelo Gentile stamane ascoltato dal Gip in sede di udienza di convalida.

Come già abbiamo annunciato, Gentile ha spiegato di aver contratto un debito con il Caprio nel 2002 per salvare il negozio del figlio, la cui ultima rata sarebbe stata pagata a settembre. Gentile ha negato di aver ucciso il professore. Sulla vicenda però sembrano emergere altre ombre. Resta da capire come ha fatto infatti un esile 84enne ad avere la meglio sul professore e dar fuoco a tutto in 23 minuti. Gli inquirenti stanno cercando di capire la dinamica esatta dell’omicidio: Caprio sarebbe stato colpito da un colpo di fucile ed alcuni minuti dopo il suo cadavere, nell’auto, veniva dato alle fiamme. I carabinieri sospettano che sul posto siano state presenti altre persone oltre al Gentile, individui che però non sono stati beccati dalle telecamere che invece hanno ripreso l’auto dell’84enne in uscita dalla zona del delitto.

Oltre a questo c’è da chiarire l’attività del Caprio. Ci sarebbe infatti l’ipotesi di soldi prestati con interessi a diversi cittadini della zona. Per questo i carabinieri hanno sequestrato i cellulari ed un computer di proprietà della vittima.