antica cittadella
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CELLOLE – Non ci sono più dubbi per la Procura sull’omicidio del professore di educazione fisica di Cellole Pietro Caprio di 58 anni: il colpevole è l’84enne di Baia Domizia Angelo Gentile. La sicurezza dell’accusa arriva in seguito ai test disposti dalla Procura ed eseguiti dal reparto specializzato dei carabinieri di Roma il Racis. Dalle analisi infatti risultano tracce di polvere da sparo sul cappello dell’84enne. Una prova che per i sostituti procuratori inchioda di fatto l’agricoltore, anche perché, per ammissione in interrogatorio, il Gentile ha sempre dichiarato di non utilizzare le armi in suo possesso da anni. Il fascicolo d’indagine è ormai chiuso e si prevede a breve il rinvio a giudizio.

Angelo Gentile è sempre stato l’unico accusato del delitto, nonostante le sue dichiarazioni d’innocenza. I due si conoscevano da tanto: il Caprio aveva prestato infatti diverse migliaia di euro a Gentile. I due si erano sentiti fino a poche ore prima del delitto. Inoltre i filmati delle telecamere di quel 4 novembre ritraggono Caprio entrare nella stradina di campagna a bordo della Dacia Duster seguito dalla Fiat Palio di Gentile alle 14:21. Alle 14:37 invece si vede uscire l’82enne. In quel lasso di tempo secondo la tesi della Procura avrebbe sparato al Caprio e poi dato fuoco al corpo nell’auto.