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La critica dell'AMBC al comune di Mondragone
La critica dell'AMBC al comune di Mondragone

MONDRAGONE - L’Associazione Mondragone Bene Comune (AMBC) ha sollevato non poche preoccupazioni riguardo all’impatto del "Decreto Infrazioni" introdotto dal governo Meloni lo scorso novembre, con cui è passata ai Comuni la responsabilità di prorogare automaticamente le concessioni balneari scadute fino al 30 giugno 2027. Tale provvedimento, secondo l'AMBC, contrasta palesemente con il diritto europeo, il quale vieta l’automaticità dei rinnovi.

L'AMBC lamenta il silenzio del Consiglio Comunale


L’AMBC evidenzia anche la complicazione introdotta dall’obbligo di calcolare le buonuscite a carico dei nuovi concessionari, con un metodo che dovrà essere stabilito tramite un decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture entro il 31 marzo. Questa situazione genera ulteriori dubbi sulla trasparenza del processo e alimenta la possibilità di ricorsi legali.

Un elemento critico che emerge dalla discussione è la mancanza di un dibattito pubblico costruttivo sul futuro del litorale di Mondragone. L’associazione lamenta il “silenzio” del Consiglio comunale e sottolinea la necessità di rivedere l’attuale situazione delle concessioni, proponendo una significativa riduzione di queste ultime a favore di una maggiore disponibilità di spiagge libere. L’AMBC sostiene che non solo l’accesso al mare debba essere garantito a tutti, ma che si debbano anche esplorare innovative forme di gestione della spiaggia pubblica.

I comuni italiani che hanno avviato la gara per le concessioni balneari

 

Alcuni comuni italiani, come Genova e Ginosa, hanno scelto di avviare immediatamente procedure di gara per le concessioni balneari, segnalando una chiara volontà di adeguarsi alle normative europee. Queste azioni sono ulteriormente supportate dall’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha diffidato le amministrazioni che non hanno avviato le procedure necessarie, portando alcune di esse innanzi ai giudici. A questo si aggiungono le sentenze del Consiglio di Stato, che hanno dichiarato illegittime le proroghe, contribuendo a creare un clima di incertezza e confusione.