Comune della Valle dice no alla cava nei pressi del Parco Dea Diana
La decisione dell'amministrazione di Santa Maria a Vico guidata dal sindaco Pirozzi
SANTA MARIA A VICO – Il Comune di Santa Maria a Vico fa fronte comune con il municipio di Durazzano per dire no all’apertura della cava ricadente nel territorio del comune beneventano. Ad annunciarlo una nota apparsa sulla pagina Facebook del Comune della Valle.
I motivi della decisione
“Con decreto n.41 del 7 giugno 2024 della Regione Campania si riapre l'annoso capitolo della cava estrattiva nel comune di Durazzano. Ricordiamo ai cittadini che l’aerea estrattiva, anche se isolata rispetto al Parco Urbano Dea Diana, di fatto è interclusa, perché per accedervi occorrerebbe transitare attraverso i nostri comuni, all’interno del Parco stesso. Unitamente ai nostri uffici tecnici, abbiamo concordato le azioni da intraprendere. Organizzeremo un nuovo tavolo con gli altri sindaci del Parco che è costituito da 9 Comuni, vale a dire Santa Maria a Vico, Durazzano, Cervino, Forchia, Arpaia, Airola, Arienzo, Sant’Agata dei Goti e Maddaloni, nonché due Province, Caserta e Benevento, per chiedere spiegazioni alla Regione e il ritiro della manifestazione d’interesse.
La dichiarazione del sindaco Pirozzi
“Ci sentiamo pienamente coinvolti e abbiamo avviato una serie di azioni, prima giuridiche e poi tecniche, per chiudere una volta per tutte la questione cava – dichiarano il sindaco Pirozzi e il presidente del consiglio comunale Rossella Grieco - L’azione coinvolge tutti i sindaci del Parco, che rappresentano circa 100.000 abitanti. Riteniamo poco corretto che la Regione Campania riparta, con l’apertura della cava, con azioni obsolete rispetto alle politiche ambientali degli ultimi decenni. Non consentiremo mai che nel comune di Durazzano, a ridosso della Valle di Suessola e della Valle Caudina, si possa insediare un comparto estrattivo in grado di comportare uno scempio ambientale. La comunità ha voluto fortemente il Parco per la tutela e lo sviluppo ambientale dei monti Tifatini, per questo motivo, oltre ad avviare l'opposizione al nuovo decreto emesso dal genio civile di Benevento, chiederemo direttamente al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, spiegazioni sul nuovo decreto, nonché di assumere una posizione netta a favore degli oltre 100.000 cittadini coinvolti. Le nostre azioni vedranno la partecipazione di tutti i sindaci interessati, della popolazione, di tutte le associazioni ambientaliste, delle forze politiche e sociali presenti sul territorio. Utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per eliminare una volta e per tutte la questione comparto estrattivo nel cuore delle nostre colline. Per la salvaguardia ambientale e sulla salute dei cittadini non faremo sconti a nessuno".