antica cittadella
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CESA - È Emidio Pablo Monterosso, giovane di 30 anni originario di Sant'Arpino, la vittima dell'incidente mortale avvenuto la scorsa notte sul ponte che unisce Cesa ad Aversa. Il sinistro si è verificato tra le 2:00 e le 4:00 del mattino, quando Emidio, mentre tornava a casa a bordo della sua Nissan Juke, ha perso il controllo del veicolo. La macchina è andata a schiantarsi contro un palo di cemento dell'Enel, situato sul lato opposto della strada.

I soccorsi e le indagini

Nonostante l'immediato intervento dei carabinieri, dei vigili del fuoco di Caserta e delle ambulanze del 118, per il giovane non c'è stato nulla da fare: è deceduto praticamente sul colpo. Le autorità hanno eseguito i rilievi sul luogo dell'incidente e informato la Procura di Napoli Nord, che ha avviato un'inchiesta. Nel frattempo, l'auto è stata sequestrata e il corpo di Emidio è stato trasferito all'ospedale di Giugliano per l'autopsia.

Interventi e dichiarazioni

Sul posto, oltre alle forze dell'ordine, è arrivato anche il sindaco di Cesa, Enzo Guida, con il responsabile tecnico Giacomo Petrarca e la polizia municipale. "Abbiamo subito attivato la squadra di manutenzione e i vigili per mettere in sicurezza il palo danneggiato dall'incidente, che era a rischio crollo," ha dichiarato il sindaco. "La strada, recentemente riqualificata grazie agli interventi del comune, è stata oggetto di lavori di asfaltatura, rifacimento della pubblica illuminazione e della segnaletica stradale. Esprimiamo vicinanza alla famiglia di Emidio e alla comunità di Sant'Arpino in questo momento di dolore."

Il messaggio commovente

La notizia della tragica scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di affetto sui social. Un amico ha scritto: "Oggi in paradiso c'è un angelo in più. Grazie per il tuo aiuto in canile e per le chiacchierate. La tua bontà resterà per sempre." Un altro messaggio ha sottolineato: "Ci sono persone che portano tanta luce nel mondo, e quella luce rimarrà anche dopo che se ne sono andate."

Emidio lascia un vuoto incolmabile nella sua comunità e nelle persone che lo conoscevano.