TRAGEDIA A CELLOLE. Ucciso da una testata: convalidato l'arresto di Sangiorgio che risponde al gip: "Mi sono difeso"
CELLOLE - Ucciso da una violenta testata al volto, convalidato l'arresto di Gianluca Sangiorgio. Il 44enne, ritenuto responsabile dell'aggressione che ha cagionato la morte di Roberto Fusciello avvenuta sul corso Freda a Cellole, dunque resta in carcere.
In pratica, il Gip della Procura sammaritana Daniela Vecchiarelli, al termine dell'interrogatorio ha ritenuto opportuno convalidare l'arresto del Sangiorgio, definito dal magistrato "un soggetto pericoloso ed aggressivo".
Nel corso dell'interrogatorio di stamattina, Sangiorgio difeso dall'avvocato Gianluca Di Matteo, ha giustificato la violenta aggressione per difendersi dalla lite scoppiata poco prima con Roberto Fusciello.
Il Gip non ha dato credito alla versione del 44enne cellolese per cui ha confermata la custodia cautelare in carcere a suo carico. Infatti, Sangiorgio resta detenuto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Roberto Fusciello è morto a causa della violenta aggressione avvenuta fuori ad una sala scommessa situata a pochi passi dalla Casa Comunale.
La salma del 46enne, si trova tutt'ora presso l'istituto di Medicina Legale di Caserta per l'autopsia. Intanto, i familiari di Roberto hanno dato il via libera per l'espianto e donazione degli organi.