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Perquisizioni dei Nas
Perquisizioni dei Nas

CASERTA - Un’organizzazione criminale dedita alla falsificazione di certificati HACCP è stata smantellata dai Carabinieri del NAS, con l’emissione di quattro misure cautelari e il sequestro di numerosi documenti tra Roma, Latina e Caserta. L’operazione ha smascherato una rete che forniva attestati falsi a numerose imprese del settore alimentare e assistenziale, permettendo loro di aggirare le normative obbligatorie sulla sicurezza alimentare e la formazione lavorativa.

Le persone coinvolte nell’operazione comprendono un medico specializzato in medicina del lavoro, insieme ai titolari e a una dipendente di due società di consulenza con sedi ad Anzio e Nettuno. Le accuse a loro carico vanno dall’associazione a delinquere alla falsificazione di certificati, sia ideologica che materiale, commessa da privati e pubblici ufficiali.

Il meccanismo illecito

Stando alle indagini, i quattro indagati avrebbero garantito, dietro pagamento, il rilascio di certificati formativi senza che venissero mai effettivamente svolti i corsi obbligatori. Le aziende, così, potevano presentare documenti fasulli durante eventuali controlli, evitando multe e permettendo ai dipendenti di continuare a lavorare senza aver partecipato alle sessioni di formazione previste dalla legge.

I Carabinieri, grazie a intercettazioni e attività di sorveglianza, hanno accertato che il sistema fraudolento era strutturato per simulare i corsi, con falsificazione di firme e date di rilascio degli attestati. In questo modo, le certificazioni risultavano verosimilmente autentiche agli occhi degli enti di controllo, compresi i NAS e le autorità competenti in materia sanitaria e lavorativa.

L'inchiesta inizia nel 2022

Le indagini sono partite a seguito di un controllo effettuato alla fine del 2022, che aveva portato alla luce numerose anomalie nei documenti relativi alla formazione in sicurezza alimentare e tutela del lavoro. Successivamente, un'attività investigativa approfondita ha consentito di scoprire un giro d’affari illecito che coinvolgeva numerose aziende del settore.

Le 37 perquisizioni effettuate nelle province di Roma, Latina e Caserta hanno riguardato ristoranti, gastronomie e strutture socio-assistenziali, che avevano fatto uso degli attestati falsificati. Le autorità stanno ora verificando le posizioni dei gestori di queste attività e indagando su ulteriori possibili responsabilità.