NEONATA MORTA. La madre della piccola Aurora difende il marito: "Non l'ha picchiata". La piccola soffriva di polmonite

SANTA MARIA A VICO – Difende il marito Anna Gammella la madre della piccola Aurora morta a 45 giorni di vita e per il cui decesso si trovano in carcere i due genitori. Nell’interrogatori di garanzia, la Gammella ha ribadito che la piccola non è stata picchiata dal padre, ma che è stata solo vittima di un incidente domestico. La madre inoltre non si spiega come sia possibile l’ematoma alla testa emerso dall’autopsia. Il racconto di Anna è durato circa due ore e, stando alle dichiarazioni dei legali, sarebbe apparsa molto provata e sottomessa. Praticamente simili le dichiarazioni del padre Emanuele Savino che ha ribadito di non aver picchiato la piccola, come sostenuto dalla Procura.

Al centro del confronto tra le parti, c’è la doppia autopsia eseguita sul corpo della piccola Aurora. I legali della coppia infatti stanno sottolineando un elemento degli esami che non era stato preso in considerazione: la piccola, che era stata ustionato, secondo loro, da un bagnetto bollente, soffriva di una polmonite interstiziale e potrebbe essere questa la causa del decesso. E’ stata inoltre confermato dagli esami lo stato interessante della mamma 19enne ed anche per questo i legali hanno richiesto una misura cautelare alternativa.