Gli itinerari più visitati in Italia: la Reggia di Caserta al nono posto
Il report sul turismo internazionale presentato da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave
CASERTA – La Reggia di Caserta è al nono posto nella classifica degli itinerari turistici più visitati della penisola. A renderlo noto è stato il report sul turismo internazionale presentato da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave al Salone Archeologia e Turismo Culturale a Firenze.
Il report
Il report fornisce approfondimenti completi sul turismo culturale in Italia, mettendo in luce le attività più popolari, la demografia dei visitatori, i punteggi di soddisfazione e l'impatto delle tracce digitali nella comprensione delle dinamiche turistiche. Anche se il turismo quest’anno è stato in netta ripresa rispetto agli anni precedenti, il numero di contenuti online postato dalle persone relativamente ai luoghi della cultura è leggermente inferiore: 21,3 milioni rispetto a 21,5 milioni. Questo è probabilmente dovuto al forte innalzamento dei prezzi che ha interessato molte destinazioni culturali e che ha influenzato negativamente i soggiorni in alcuni periodi dell’anno, in particolare nella seconda metà del 2023. Il picco del volume dei contenuti si è registrato per Ferragosto, con oltre 558.000 recensioni online sulle attrazioni culturali e un ottimo Sentiment Score di 85,2/100.
Le tariffe
A livello tariffario i prezzi degli hotel sui portali hanno subito un aumento medio annuale del 20% nelle città della cultura. A Roma la tariffa media delle strutture ha segnato un incremento del 37%. Venezia si conferma la città con la tariffa media più alta: 260 euro a notte per doppia (+20% rispetto al 2022). Napoli è invece la città con la tariffa media più bassa: 136 euro a notte per doppia (+25% rispetto al 2022). Questo incremento in alcuni casi sembra aver influito negativamente sulle prenotazioni dei portali online, in calo sia ad agosto che a dicembre. L’analisi di milioni di tracce digitali pubblicate online relativamente a 876 mila punti di interesse turistico del nostro paese da gennaio a dicembre 2023 mostra con chiarezza composizione dei mercati e provenienza dei visitatori. Un’ampia fetta delle tracce digitali è stata pubblicata dagli italiani (35,9% del totale), anche se in netto calo rispetto all’anno 2022. Un dato questo che non sorprende, vista la tendenza di molti connazionali a tornare all’estero nel periodo post pandemico.
Il Sentiment relativo, ossia il livello di soddisfazione e apprezzamento rilevato attraverso l’analisi semantica, è sempre molto alto, oltre l’80/100. Gli americani sono i visitatori che hanno espresso opinioni più positive (85.7/100). Anche nei grandi centri culturali il Sentiment relativo alle attrazioni è sempre molto superiore a quello della città in generale.Roma conta quasi il 60% di tutte le recensioni delle prime dieci attrazioni culturali più recensite, mentre Piazza Duomo a Firenze conquista il primato di attrazione culturale con Sentiment Score più alto (96.5/100).
I siti più attrezzati
La classifica delle 10 attrazioni più recensite in assoluto in Italia nel 2023 è una chiara rappresentazione di quelli che sono gli itinerari più battuti dai turisti nella Penisola. Roma domina la top 10 con 5 attrazioni (Colosseo al 1° posto, Pantheon al 2°, Piazza Navona al 4°, Piazza di Spagna al 6° e monumento a Vittorio Emanuele II al 10°), insieme a Venezia con 2 (Ponte di Rialto al 3° posto e Piazza San Marco al 5°), seguite da Arena di Verona (7° posto), Piazza del Duomo a Firenze (8°) e la Reggia di Caserta (9° posto). I risultati del report sul turismo culturale in Italia sono stati oggetto di un focus sulla reputazione online dei musei statali, presentato attraverso i dati raccolti nell'ambito di una collaborazione fra la Direzione generale Musei e The Data Appeal Company. L'analisi si è soffermata su un sentiment generale che nel mese di gennaio ha raggiunto il 91,4%, rivelando la soddisfazione espressa dai visitatori attraverso le recensioni online, in particolare riguardo agli spazi e all'offerta culturale di musei e parchi archeologici. Tali dati, così come tutti quelli offerti dalla rilevazione dell'ecosistema digitale, se opportunamente interpretati diventano fonti preziose per comprendere le esigenze e le aspettative dei visitatori, per migliorare i servizi di fruizione e accessibilità, e per promuovere realtà museali meno conosciute, offrendo proposte e percorsi alternativi a quelli classici.