antica cittadella
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BELLONA - L'inchiesta sull'attività usuraia di una famiglia di Bellona, composta da Colomba Modesto, il marito Gianluca D'Agostino, la madre di Colomba Raffaela Vigliucci e la sorella Anna Desiree, sta per arrivare a un punto cruciale.

L'inchiesta

Il sostituto procuratore Gionata Fiore si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per i quattro accusati di usura, atti persecutori ed estorsione. L'inchiesta, avviata dai carabinieri della stazione di Vitulazio nel febbraio dell'anno scorso, ha messo in luce un'operazione di usura che, in alcuni casi, è durata anche oltre 10 anni.

Le indagini

Le indagini sono scattate dopo una denuncia per stalking da parte di una donna che aveva difficoltà a saldare un debito contratto dal compagno con Colomba Modesto, nota nel giro per la sua attività usuraia. La famiglia Modesto-D'Agostino avrebbe praticato tassi di interesse tra il 40% e il 140%, con tassi sette volte superiori al limite legale. Le vittime, in stato di bisogno, si rivolgevano a Modesto per ottenere prestiti, ma spesso venivano minacciate e perseguitate quando non riuscivano a saldare i debiti.

Le perquisizioni

Le perquisizioni hanno portato al sequestro di registri che documentano l'attività illecita. A supportare il 'reclutamento' delle vittime ci ha pensato anche la sorella di Colomba, Anna Desiree, mentre la madre, Raffaela Vigliucci, era coinvolta in atti persecutori e tentativi di estorsione. In totale, sono state identificate 10 vittime che sono state costrette a vivere in un clima di intimidazione.

Colomba Modesto è attualmente in carcere, il marito Gianluca D'Agostino agli arresti domiciliari, mentre la madre di Colomba, Raffaela Vigliucci, è sottoposta all'obbligo di firma. Anna Desiree Modesto, invece, è indagata a piede libero. L'inchiesta continua, con l'eventuale processo che potrebbe segnare la fine di questa lunga spirale di usura e intimidazione.