Ospedali casertani sotto pressione: 3mila interventi del 118 in una settimana
Il sistema sanitario provinciale affaticato dalla mancanza di posti letto e personale
CASERTA / PROVINCIA (Bruno Bencivenga) - Gli ospedali della provincia di Caserta sono sotto pressione. In meno di sette giorni, la centrale operativa del 118 ha registrato circa 3000 interventi, un dato che testimonia l'enorme sforzo messo in campo per rispondere alle emergenze sanitarie.
Mancano posti letto e personale
La situazione riflette un sistema sanitario già fortemente provato da una carenza di personale, letti disponibili e risorse logistiche. Medici, infermieri e operatori sanitari lavorano senza sosta per garantire l'assistenza ai cittadini, ma la mole di lavoro rischia di mettere in crisi l'intero sistema.
L'aumento delle chiamate al 118 è attribuibile a vari fattori: il picco influenzale stagionale e una gestione insufficiente delle cronicità (ricordiamo la carenza dei medici di medicina generale ndr) che porta i pazienti a rivolgersi al pronto soccorso per problemi non sempre urgenti.
Gli interventi principali
Alcuni interventi riguardano patologie cardiovascolari, incidenti stradali o malori improvvisi, ma una parte significativa delle richieste coinvolge casi che potrebbero essere gestiti da medici di base o ambulatori territoriali. Questo fenomeno sovraccarica le strutture ospedaliere con tempi di attesa lunghi. Gli operatori sanitari sono al limite delle forze, la situazione non è più sostenibile.
Spesso le ambulanze del 118 sono costrette a correre da un'emergenza all'altra senza tregua e rimanendo bloccate per ore fuori dagli ospedali perché non c'è posto per i pazienti.
La popolazione è invitata a utilizzare il servizio di emergenza con responsabilità, riservandolo ai casi realmente gravi. Ogni chiamata superflua sottrae risorse preziose a chi ne ha davvero bisogno. La situazione critica degli ospedali casertani rappresenta un campanello d'allarme per tutto il sistema sanitario regionale.