Studenti armati e violenti: la preside chiede il metal detector
La dirigente ha già sequestrato armi da taglio agli studenti

REGIONALE - A Napoli, la preside della scuola "Marie Curie" di Ponticelli, Valeria Pirone, ha sollevato preoccupazioni riguardo al crescente fenomeno di giovani che girano armati, richiedendo l'installazione di metal detector agli ingressi delle scuole. Pirone ha raccontato che più volte gli studenti sono stati trovati in possesso di coltelli e che l'uso di armi tra i ragazzi è ormai diffuso a tutti i livelli, anche in famiglie precedentemente considerate "insospettabili". La dirigente ha già sequestrato armi da taglio agli studenti e ha sottolineato che alcuni di loro sono stati coinvolti in episodi di accoltellamento tra compagni.
Potenziamento delle forze dell'ordine
Inoltre, la preside ha chiesto un potenziamento dei controlli delle forze dell'ordine, ma finora gli interventi si sono limitati al possesso di droga. Nonostante ciò, Pirone rimane fiduciosa e continua a lottare per insegnare ai ragazzi la "giusta via".
Creato un collegio ad hoc
Nel frattempo, il tribunale dei minorenni di Napoli ha creato un collegio ad hoc per trattare i casi di minorenni armati, permettendo una risposta più rapida e diretta a questi episodi. Il nuovo organismo, presieduto dalla giudice Paola Brunese, mira a ridurre la burocrazia e a garantire un trattamento tempestivo dei fascicoli, evitando che i casi rimangano in sospeso a causa della lentezza del sistema. Questo provvedimento arriva in risposta all'aumento dei sequestri di armi tra i giovani, che spesso generano più burocrazia che soluzioni concrete.