Ragazzino autistico bullizzato dai compagni, Santangelo: "Maddaloni non è questa vergogna"
Il messaggio di solidarietà del consigliere regionale maddalonese
MADDALONI – In una Maddaloni ancora scossa dalla vicenda del ragazzino autistico bullizzato dai compagni di scuola, arriva il messaggio del consigliere regionale di Italia Viva Vincenzo Santangelo.
“Solidarietà al ragazzino autistico bullizzato da alcuni coetanei che, addirittura, hanno creato gruppi social per diffondere le loro vergognose bravate. Episodi del genere mi spingono a pensare che oltre alle battaglie che stiamo conducendo in regione per garantire continuità terapeutica alle persone che soffrono dello spettro autistico, è necessario potenziare l’attività di divulgazione e di sensibilizzazione nelle scuole per incentivare l’inclusione. Meritano un plauso gli uomini del commissariato di Maddaloni per la velocità con cui hanno svolto le indagini. Al papà e alla mamma di quel ragazzino la mia solidarietà umana e politica. Maddaloni non è questa vergogna e lo dimostreremo!”
L’indagine
Dopo la denuncia dei genitori, la Divisione Anticrimine ha ricostruito gli episodi posti in essere dagli adolescenti, tutti tra i 12 e i 14 anni, nei confronti di un coetaneo, affetto da autismo e ritardo cognitivo. A partire dal mese di maggio dello scorso anno, sono stati accertati insulti, atti denigratori, aggressioni fisiche e violenze verbali. In una prima occasione, la vittima è stata accerchiata dai compagni di scuola, che lo hanno spinto e insultato con espressioni volgari. I ragazzi, utilizzando un’applicazione di messaggistica istantanea, hanno creato un “gruppo”, dove hanno pubblicato gli insulti alla vittima, obbligata anche a pronunciare messaggi audio a sfondo sessuale. In altra occasione, hanno costretto il minore a spogliarsi, condividendo immagini di lui con gli organi genitali scoperti. Per gli episodi occorsi, la vittima è stata costretta a ricorrere a trattamenti farmacologici antidepressivi.
Gli altri provvedimenti
Per i medesimi fatti, altri due ragazzi, imputabili in quanto di età superiore ai quattordici anni, sono stati destinatari di un’ordinanza di applicazione di prescrizioni emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i minorenni di Napoli. La possibilità di ricorrere all’istituto dell’ammonimento nei confronti di ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 14 anni è stata introdotta, nel 2023, dal “Decreto Caivano”, che ha anche previsto una sanzione amministrativa nei confronti delle figure tenute alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi. La Questura, d’intesa, con i Servizi sociali del Comune di Maddaloni, ha promosso momenti e azioni di “attenzione”, nei confronti dei cosiddetti “molestatori”, e di recupero di valori civici.