Caccia ai cinghiali nel Casertano, bracconiere nei guai
Trovata un’apertura nella recinzione, predisposta per consentire l’accesso degli animali selvatici direttamente dentro la trappola

CASERTA - I Carabinieri Forestali di Caserta, con il supporto dei medici veterinari dell’A.S.L., sono intervenuti nella frazione Ercole, nel comune di Caserta, a seguito di un controllo nel territorio che ha portato alla scoperta di attività illecite legate alla cattura di cinghiali selvatici.
La trappola
Durante la perlustrazione di un fondo agricolo recintato con paletti e rete metallica, i militari hanno rinvenuto una trappola con un portello di chiusura a scatto, ancora in funzione. All'interno della trappola erano stati collocati del cibo per attrarre i cinghiali e catturarli.
Inoltre, è stata trovata un’apertura nella recinzione, predisposta per consentire l’accesso degli animali selvatici direttamente dentro la trappola. A pochi passi dalla gabbia in funzione, i Carabinieri hanno anche scoperto un’altra gabbia in acciaio, nella quale era detenuto un cinghiale femmina, vivo. Si ritiene che questo esemplare fosse stato utilizzato per attirare altri cinghiali nella trappola.
Denunciato il proprietario del fondo
Il proprietario del terreno è stato denunciato per il reato di furto venatorio aggravato, per la detenzione illegale dell’animale e per l’utilizzo di trappole nella caccia agli ungulati. Inoltre, è stato accusato della produzione e detenzione di trappole destinate alla fauna selvatica.
Per quanto riguarda l'animale, i medici veterinari dell’A.S.L. hanno preso in custodia il cinghiale, seguendo le disposizioni previste dall’Ordinanza n. 5 del 2024, emessa dal Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana, per garantire la corretta gestione dell’esemplare.