CASAL DI PRINCIPE – Nessuno sconto di pena per Romolo Corvino, soprannominato “Romoletto”, il cassiere del clan dei casalesi. Il Corvino è accusato di aver preso parte all’omicidio di Antonio Diana avvenuto a San Cipriano d’Aversa nel 1991 nell’ambito della guerra tra i clan Schiavone-Bidognetti e quello di Antonio Bardellino.

La vicenda

E’ questo quanto deciso della prima sezione della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato di legali dell’uomo contro la sentenza della Corte di Appello che aveva respinto la richiesta di rettifica della pena. Per i legali il numero totale degli anni per i legali del Corvino non teneva conto dei periodi di pena già svolti. Questo faceva scendere la durata della pena detentiva dal novembre 2039 al maggio 2036.

La decisione

La Cassazione però ha ritenuto infondato il ricorso perché "Il residuo pena da espiare decorrente dalla data di arresto nel 2019 per l'omicidio di camorra, andava fissato al 29 maggio 2036 e non il 16 novembre 2039 così erroneamente considerato dalla procura generale. Errore che però era già stato corretto dal giudice dell'esecuzione. Quindi la lamentela sull'indicazione della data di fine pena, già corretta, è infondata".