L'on. Gaetano Vairo a 25 anni dalla morte: il ricordo di un collaboratore
Avvocato, professore universitario e deputato: il profilo di un figlio illustre di Maddaloni
MADDALONI – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa diffusa da Osvaldo Sammarco, collaboratore dell’on. Gaetano Vairo per i 25 anni dalla morte.
“10 agosto 1999, sono, ormai, trascorsi 25 anni dalla Sua scomparsa e si avverte, ancora oggi, il profondo sgomento non disgiunto da un vuoto incolmabile, per la mancanza di una somma personalità, quale quella del Chiarissimo Professore, Onorevole Avvocato Gaetano Vairo.
Il profilo
Personaggio illustre, Uomo di profonda cultura, Sommo e Raffinato Giurista e soprattutto Amico fraterno con chi condivideva, con Lui, il culto dell’amicizia. Generoso con tutti e sempre incondizionatamente disponibile oltre i propri limiti, tanto da amareggiarsi, allorquando, non vi riusciva. Dedito in maniera sublime alla famiglia , si dedicò alla Politica , intesa come autentico spirito di servizio, non solo , ma anche come scienza della vita sociale . Profondamente religioso , riusciva ad intrattenere, soprattutto con i ceti più fragili, rapporti di solidarietà cristiana; valori, questi, che davano risalto alla Sua personalità.
Una presenza “balsamica”
Oggi, in un contesto politico quanto mai disorientato, si avverte , più che mai , la Sua Assenza, laddove, invece, la Sua Presenza si sarebbe rivelata “ balsamica” , termine a Lui molto caro. Esortava i giovani a credere ai sani principi ed autentici valori e con loro, gioiva. La docenza universitaria, le qualità indiscusse di illustre Penalista, la nomina in Parlamento di Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, la nomina di Presidente del Tribunale di Accusa nei confronti di ministri e del capo dello stato, unitamente alle inconfutabili ed irresistibili capacità oratorie , gli valsero ad esaltare la Sua fama sull’ intero Territorio Nazionale, dando, nel contempo, ampio lustro alla città di Maddaloni. Maestro di Cultura e di Politica, viva in Dio e nel ricordo di quanti lo amarono e stimarono”.