TENSIONE IN CARCERE. Si contano i danni dopo la protesta. La Uilpa: "Distrutti locali per la videosorveglianza, aule didattiche e infermeria"
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Ad aver partecipato "attivamente" alla protesta ieri nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono state "alcune decine di detenuti, che non possiamo non definire rivoltosi", e che hanno "completamente devastato il piano terra dove insistono le aule didattiche, infermeria e locali per la videosorveglianza".
Così Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, fornendo una ricostruzione di quanto avvenuto ieri pomeriggio nel penitenziario casertano.
"Nel primo pomeriggio di ieri - spiega De Fazio - alcuni detenuti del reparto Volturno, in particolare del terzo piano, hanno inscenato una protesta per la mancata concessione, a uno di loro, di un permesso di necessità ai sensi dell’articolo 30 dell’ordinamento penitenziario. Al terzo piano erano presenti 64 detenuti, mentre quasi 200 erano i reclusi in tutto il reparto. La protesta si è sviluppata, oltre che al terzo piano, pure al piano terra dello stesso reparto e, per quanto abbiamo potuto ricostruire, ha visto attivamente coinvolte alcune decine di detenuti, considerato che al Volturno vige il modello custodiale a celle aperte. Al terzo piano sono state fra l’altro divelte alcune brande che sono servite da sbarramento ai cancelli quando i detenuti, che a questo punto non possiamo non definire rivoltosi, hanno pensato di asserragliarsi. Il piano terra, dove insistono aule didattiche, infermeria, locali per la videosorveglianza, invece, è stato completamente devastato, con la distruzione di apparecchiature, arredi e suppellettili e con danni ingentissimi. Non si sono per fortuna registrati feriti o contusi".