antica cittadella
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Maurizio Del Rosso e Zinzi
Maurizio Del Rosso e Zinzi

CASERTA – Non si è fatta attendere la risposta alle accuse mosse dal sindaco di Caserta Carlo Marino all’indirizzo del deputato della Lega Gianpiero Zinzi, ritenuto il “colpevole” per la nomina della commissione d’accesso da parte del Ministero dell’Interno che avrà lo scopo di eseguire un’indagine sugli atti comunali in seguito all’inchiesta della Procura per corruzione e scambio di voti che ha coinvolto 11 persone tre cui due ex assessori comunali.

La replica di Zinzi

Il primo ad intervenire è stato proprio il parlamentare della Lega Zinzi: “La reazione rabbiosa del sindaco Marino alla notizia della nomina della commissione di accesso in Comune, voluta dal Viminale probabilmente a seguito di una serie di inchieste che in questi anni hanno coinvolto la classe dirigente politica e amministrativa del Comune di Caserta, sindaco in testa, è preoccupante. Così come imbarazzante è il vano tentativo di scaricare i suoi vecchi ‘amici’ in maniera così grossolana, come se volesse allontanare da sé il marcio che le indagini della magistratura hanno già documentato. Forse il primo cittadino teme che si scopra qualcosa sul suo operato, o comunque altro rispetto ai reati di corruzione e turbativa accertati dalla DDA di Napoli per la gara sui rifiuti? Ricordiamo al sindaco Marino che la commissione di accesso non è un atto di barbarie né una scelta di natura politica, così come lui stesso sostiene vergognosamente, ma una misura prevista dalla legge e adottata dal Viminale tra l’altro su richiesta del Prefetto e non certo dei parlamentari, così come avvenuto in altre realtà amministrate anche dal centrodestra. E’ un segnale di forte presenza dello Stato a difesa della democrazia, della libertà e della dignità dei nostri cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa è successo negli ultimi anni, oltre che nelle ultime elezioni del 2021. E’ bene che, in attesa che la magistratura possa fare il suo corso, il sindaco Marino si assuma la piena responsabilità del disastro amministrativo di Caserta, oltre naturalmente alle sue dichiarazioni al limite della decenza e della querela. Qui se c’è qualcuno che ha macchiato il nome e l’immagine della nostra città, che vuole sabotare la vita democratica dei nostri cittadini e che è andato a braccetto con chi avrebbe potuto avere rapporti ambigui con certi sistemi criminali, è solo il sindaco Marino che pur di salvare la faccia fomenta odio nei miei confronti e disonora la mia buona reputazione con cui ho sempre portato avanti la visione di futuro per questa città, rifiutando sempre, e lo ribadisco, qualunque sostegno a patti e condizioni. Il sindaco stia sereno, il suo nemico non sono io, ma la sua condotta e la sua incapacità amministrativa”. 

Il commento di Del Rosso

Sulla vicenda dal punto di visto locale è intervenuto anche il segretario cittadino della Lega e consigliere comunale d’opposizione Maurizio Del Rosso.

“Le accuse di infamita' mosse dal 96esimo Sindaco d'italia (su 100), Carlo Marino, verso il nostro deputato di Caserta, a seguito della commissione d'accesso che pare arriverà al Comune di Caserta ai primi giorni di settembre, dimostrano come Marino sia ormai alla canna del gas. È uno sfogo rabbioso, quello del Sindaco, peraltro in linea con i suoi show circoscritti al Consiglio Comunale. La commissione viene nominata solo quando ci sono gravi irregolarità nella gestione di un Ente e non certo per volontà di un deputato. Il tentativo di infangare l'operato della Lega a Roma e di uno dei parlamentari più seri ed efficienti, è davvero deprimente. Il Sindaco Marino la smetta di scaricare sugli altri i suoi fallimenti, si assuma una buona volta la responsabilità di questo fallimento e si dimetta. Per questo la Città lo ringrazierà”.