L'ex assessore scrive un messaggio d'addio e chiede ai figli di pubblicarlo dopo la sua morte: "E' un arrivederci"
MADDALONI - Aveva capito che la sua vita si stava consumando con il passare dell'ore. E così, Vincenzo Bove ha voluto salutare chi lo conosceva in un modo davvero singolare. Alla vigilia di Natale, l’ex assessore ha scritto un messaggio d’addio e ha chiesto ai suoi figli di pubblicarlo dopo la sua morte.
ECCO IL TESTO (scritto il 24 dicembre 2022) pubblicato SUI SOCIAL
"Quando leggerete questo post non sarò più tra voi, ho chiesto ai miei figli di pubblicarlo per me. Nella vita ho combattuto tante battaglie, alcune vinte altre perse, ma questa è stata davvero difficile.
Qualche momento di sconforto ma nel profondo del mio cuore sappiate che non ho mai mollato. Ho imparato che nella vita bisogna fare tre cose: fare un figlio, scrivere un libro e piantare un albero. Io penso di averle fatte tutte e tre. Ho fatto tre figli meravigliosi che mi sono sempre stati vicini, hanno seguito in ogni passo, facendo propria la mia malattia.
Non ho scritto un libro perché non ne sarei stato capace. Non ho studiato abbastanza per poterlo fare, la vita a 10 anni mi chiamava a lavorare nella barberia con papà. Dovevo aiutare la mia famiglia, molto umile ma con un cuore grande. Tuttavia ho fatto la ‘scuola di strada’ che mi ha insegnato tanto, più di tutto il rispetto per gli altri, il bene per gli ultimi e i più umili e il forte senso dell’amicizia. Non posso vantarmi di aver scritto un libro ma ho riempito testate giornalistiche e scritto tanti articoli di giornale.
Ho fatto politica per 40 anni e ho servito la mia città, Maddaloni, come meglio potevo. Infine ho piantato ‘tanti alberi’, qualcuno in città quando sono stato Assessore al Verde Pubblico, ma tanti li ho piantati nei vostri cuori. È lì che voglio restare. Ricordatemi per il bene voluto alla mia città, ai miei concittadini e a tutte quelle persone che in 35 anni ho avuto modo di conoscere e aiutare in ospedale, nel mio camice bianco di infermiere.
Ringrazio i miei amici di una vita che con me hanno condiviso il lavoro, le sfide politiche e questi ultimi momenti difficili. Ringrazio tutti gli amici che anche con un solo messaggio stanno continuando a riempire il telefono, nonostante non abbia la forza di rispondere. Vi leggo e sappiate che mi state riscaldando il cuore.
Stavo preparando un altro concerto, purtroppo lo farò lassù in cielo. Ad ogni manifestazione che non poteva essere presieduta dicevo sempre ‘porto il saluto dell’amministrazione comunale’, adesso dovrò dire ‘saluto l’amministrazione comunale’ con la speranza che si continui a fare il bene della mia e vostra città. Non un addio, ma un arrivederci, il vostro Enzo".