Torture in carcere, nuovi video sulla protesta dei detenuti: giallo sui 'tagli' nelle immagini
I video sarebbero stati modificati, omettendo alcuni dettagli cruciali

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Nel corso del maxi-processo in corso presso l’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere, sono emersi nuovi video relativi alla protesta dei detenuti del 5 aprile 2020.
La protesta
La protesta, che ha preceduto una perquisizione straordinaria culminata in violenze nei confronti dei reclusi, sta suscitando un acceso dibattito sul materiale video prodotto.
Secondo le accuse della Procura, i video integrali, che mostrano i detenuti rompere le gambe dei tavolini per usarle come bastoni, sarebbero stati modificati e alcuni dettagli cruciali omessi, compromettendo la difesa degli imputati. I difensori sostengono che queste immagini, cruciali per la ricostruzione dei fatti, non furono immediatamente messe a disposizione, danneggiando l'impostazione difensiva davanti al gip e al Tribunale del Riesame.
I tagli al video
Il consulente della Procura, Pietro Izzo, ha confermato che i "tagli" ai video furono effettuati su richiesta della polizia giudiziaria, giustificandoli con l’enorme quantità di materiale da visionare. I video, allegati dalla Procura agli atti, mostravano chiaramente i detenuti trasformare i tavoli in armi improvvisate, ma alcuni difensori non riuscirono ad aprirli a causa di problemi tecnici con i file.
Un’altra questione riguarda i telefoni cellulari sequestrati agli imputati, sui quali è in corso una bonifica per rimuovere contenuti privati. La Corte d’Assise ha nominato un perito per selezionare il materiale, dopo che la Procura non aveva provveduto alla corretta eliminazione dei dati privati.