La Cassazione dice no, confiscati gli orologi dei boss
Respinto il ricorso di Concetta Bianco: il sequestro risale al 2010
CASAL DI PRINCIPE – Gli orologi restano confiscati. E’ questa la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso della moglie del boss Francesco “Cicciariello” Schiavone, Concetta Bianco, e madre di Paolo Schiavone, entrambi elementi di alto livello del clan dei casalesi.
La decisione della Suprema Corte
In merito si era espressa già la Corte di Appello di Napoli nel 2023 che aveva negato la restituzione. A questa ora si aggiunge anche quella della Suprema Corte. I giudici infatti non hanno ritenuto idonea e credibile la documentazione sull’origine dell’acquisto degli orologi.
Le motivazioni della Bianco
Il sequestro risale al 10 maggio 2010 quando vennero rinvenuti durante una perquisizione nella residenza della famiglia Schiavone. Concetta Bianco dopo la confisca dichiarò che gli orologi in questione erano stati acquistati con denaro di lecita provenienza frutto del suo lavoro.