Piano di riequilibrio bocciato a Mondragone, pubblicate le motivazioni: soluzioni poco chiare
Ecco cosa non ha convinto la Corte dei Conti: sempre più concreta l'ombra del dissesto

MONDRAGONE – Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza delle Sezioni Riunite della Corte di Conti che ha bocciato il piano di riequilibrio presentato dall’amministrazione di Mondragone.
Soluzioni non chiare
Stando a quanto espresso infatti sembra che a non convincere i giudici ad accettare la strategia dell’amministrazione del sindaco Francesco Lavanga siano state le soluzioni proposte giudicate non proprio chiare. Questo è almeno quanto sottolineato in una nota stampa dal movimento “Mondragone Attiva”
La nota del movimento
“Finalmente sono state pubblicate le motivazioni della sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti che ha BOCCIATO l’appello del Comune di Mondragone. E cosa leggiamo, cari concittadini! Che le bugie raccontate dai nostri amministratori in queste settimane avevano le gambe cortissime! Non c’è stata nessuna bocciatura “tecnica”, nessuna bocciatura “lieve”, ma una bocciatura POLITICA.
Sì, perché le Sezioni Riunite hanno affermato a chiare lettere che il motivo principale per il quale non si può fare il Piano di Riequilibrio è che la nostra amministrazione NON ha offerto soluzioni chiare per recuperare denaro e per dimostrare che avrebbe rispettato il Piano. In altre parole, ha chiesto di non “fallire”, ma senza far capire ai Giudice contabili come avrebbe effettivamente risanato le casse nei prossimi 20 anni! SIETE stati definiti “non attendibili”!
L'ombra del dissesto
E, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata al nostro Consigliere Carlo Federico la convocazione per la conferenza dei capigruppo avente ad oggetto l’imminente dichiarazione di DISSESTO da adottarsi nel prossimo Consiglio Comunale che verrà. Tutti i nodi stanno venendo al pettine e tutto quello che abbiamo sostenuto in questi mesi lo trovate oggi SCRITTO SENZA POSSIBILITÀ DI SMENTITA! Avete smesso di raccontare favole alla Città! Quando avrete il coraggio di dimettervi sarà troppo tardi. Non ci resta davvero che seguire la freccia, verso la giusta direzione”.