Appalti e corruzioni, l'inchiesta si allarga ad un altro Comune
Ascoltato dai pm un consigliere comunale: indagati il consigliere regionale Zannini e diversi imprenditori

TEANO – Nuovi sviluppi nella vicenda dell’inchiesta per appalti e corruzione che ha coinvolto il consigliere regionale Giovanni Zannini e diversi imprenditori del territorio come Alfredo Campoli e i fratelli Luigi e Paolo Griffo.
Si allarga l'inchiesta
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere arriva a toccare anche il Comune di Teano. Stando a quanto scoperto dagli inquirenti si sarebbero prove di contatti tra gli amministratori locali dell’attuale maggioranza governativa di Teano e gli imprenditori coinvolti già nella vicenda. Un consigliere comunale di Teano Domenico Laurenza sarebbe stato già interrogato dai pm.
Le accuse
Per gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell'intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l'imprenditore aveva interesse.
Nel mirino degli inquirenti, ci sarebbero alcune vicende riguardanti l'Asl di Caserta e in particolare le dimissioni del direttore sanitario Enzo Iodice, avvenute a settembre del 2023. Proprio in relazione alle dimissioni del dirigente Asl, l'ex direttore sanitario dell'azienda pubblica casertana Enzo Iodice (in passato ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere nonché ex segretario del Pd provinciale), dimessosi nel settembre del 2023, è stato contestato a Zannini il reato di concussione; per gli inquirenti il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice - attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell'Asl di Caserta - a lasciare l'incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine. Tra gli imprenditori coinvolti nell'indagine Alfredo Campoli, indagato con la figlia, noto imprenditore di Mondragone titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali e rifiuti.
Sono sette gli indagati: ci sono alcuni imprenditori del Casertano
Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l'intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell'azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht. L’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sul “sistema” politico affaristico messo in piedi dal consigliere regionale Giovanni Zannini coinvolge anche la macchina amministrativa teanese. Gli investigatori hanno raccolto prove dei continui contatti fra alcuni amministratori dell’attuale maggioranza e imprenditori coinvolti all’intero dell’inchiesta che alcuni mesi fa portò alle perquisizioni di diverse abitazioni fra cui quella del potente consigliere regionale di Mondragone, Zannini, fulcro della stessa indagine. La Procura attraverso una serie di intercettazioni ambientali e di pedinamenti ha constatato come alcuni amministratori comunali teanesi esercitavano pressioni per influenzare i tecnici e gli impiegati affinché alcune gare venissero assegnate a ditte indicate proprio da Zannini. Scelte chiaramente fatte sulla base di interessi clientelari. Tutto scritto all’interno dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – attraverso i pubblici ministeri Gerarda Cozzolino e Giacomo Urbano – una inchiesta che, al momento, sembra ferma ma, in realtà, sta continuando a lavorare in silenzio per poter stringere il cerchio intorno ad un consolidato sistema del malaffare fra politica e imprenditori. Nel caso specifico di Teano è stato individuato nel consigliere comunale Domenico Laurenza che è stato anche interrogato dagli investigatori; a loro, in sostanza, avrebbe confermato che all’imprenditore Alfredo Campoli – amico intimo del consigliere Zannini – l’amministrazione comunale teanese, guidata dal sindaco Giovanni Scoglio, non riuscì ad affidare dei lavori, così come doveva essere, per problematiche tecniche burocratiche indipendenti dalla loro volontà.