Frana a San Felice, domani l'estremo saluto ad Agnese e Giuseppe
La comunità si ritroverà in piazza a Talanico per l'ultimo abbraccio alle due vittime della tragedia
SAN FELICE A CANCELLO – E’ il tempo del cordoglio, del pianto e del ricordo a San Felice a Cancello. La comunità cittadina, ancora sconvolta dal ricordo della frana del 27 agosto scorso, si prepara a porgere l’estremo saluto alle due vittime della tragedia: la 74enne Agnese Milanese e suo figlio Giuseppe Guadagnino di 42 anni, entrambi residenti nella frazione Talanico.
Fissati i funerali
Dopo che ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Giuseppe, rinvenuto nell’ex cava Giglio lo scorso 12 settembre, le autorità hanno liberato la salma consentendo quindi i funerali. L’estremo saluto si svolgerà domani, venerdì 20 settembre alle ore 15 nella piazzetta antistante la chiesa di San Pietro nella frazione di Talanico.
Presente il vescovo e le autorità
Come annunciato nei giorni scorsi nella zona è stato installato un palco che ospiterà le autorità. A celebrare le doppie esequie sarà il vescovo della Diocesi di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, affiancato dal parroco della chiesa di San Pietro Apostolo, luogo di fede della famiglia, don Mimì Pirozzi. I funerali avverranno all’aperto lungo via San Vincenzo per consentire a tutti i cittadini di prendere parte al momento di cordoglio e di preghiera. Per questo motivo, il sindaco Emilio Nuzzo ha fatto installare un palco sul quale troveranno posto circa 400 persone onde ospitare i familiari delle vittime arrivate anche dall’estero e i rappresentanti delle istituzioni. Saranno infatti presenti il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Paolo Massimi, che ha coordinato le operazioni di ricerca, il coordinatore regionale della Protezione Civile Italo Giulivo e i sindaci di Arienzo, Cervino e Santa Maria a Vico, Giuseppe Guida, Giuseppe Vinciguerra e Andrea Pirozzi che si sono stretti intorno al loro collego Emilio Nuzzo dimostrando l’unità dei comuni della Valle di Suessola. Si prevede una grande partecipazione cittadina, tutti abbracciati per salutare i due martiri di questa tragedia.