antica cittadella
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SAN FELICE A CANCELLO – Collaborazione e controllo. Si potrebbe definire in questo modo la strategia portata avanti negli ultimi giorni da parte dalla consigliere comunale Michela Izzo, candidata nelle liste di Carmine Palmieri. L’esponente dell’opposizione è intervenuta sui primi provvedimenti messi in atto dal neo sindaco Emilio Nuzzo. La Izzo ha salutato con piacere l’iniziativa per il rifacimento per via Monticello Volpone perché si tratta di un intervento che ha per obiettivo la sistemazione di una strada importante per la cittadinanza.

“Non posso che dare il mio pieno appoggio – ha dichiarato la Izzo - nell'interesse esclusivo dei cittadini tutti, atteso che, la strada in oggetto, pur essendo un'arteria secondaria, risulta rilevante, per due ordini di motivi. In primis, perché è la parallela di Via Napoli, strada principale del Paese, potendo la stessa contribuire al decongestionamento dell'annoso traffico cittadino, ed in secundis, per restituire ai residenti, la possibilità di poter percorrere in sicurezza, tale tratto di strada. Augurandomi, nella qualità, che sia solo il primo intervento di una più ampia pianificazione, opportuna e necessaria, al fine di una riqualificazione della viabilità dell'intero territorio cittadino”.

Oltre a questo però la Izzo, consapevole dei necessari interventi relativi ai servizi, ha chiesto al sindaco l’istituzione di un tavolo tecnico con Regione, Arpac ed altri enti al fine di determinare un piano di intervento ed una mappatura dell’impianto idrico, elemento necessario dopo i disagi dei giorni scorsi.

“Non a caso, è mia intenzione chiedere, da subito, un tavolo tecnico, tra l' ABC, l'ex CITL, la Regione Campania e l'ARPAC (depurazione), al fine di realizzare la mappatura "veritiera" della rete idrica presente sul territorio, con verifica degli allacci delle utenze, oltre che, lo stato della effettiva depurazione, e ciò per individuare gli interventi necessari, su una rete idrica vetusta, bisognosa sempre di manutenzione, con un evidente aggravio di costi, solo ed esclusivamente ricadenti sui contribuenti.Ricordo solo a me stessa, che la quota inerente la depurazione, deve rispondere effettivamente al servizio  erogato, e non può essere solo un costo aggiuntivo sui cittadini”.