Omicidio sindaco pescatore, droga nelle valigie dei pentiti: le rivelazioni su Cagnazzo
Emergono le dichiarazioni di un agente immobiliare: "Il sindaco aveva scoperto tutto"
AVERSA – Emergono ulteriori dettagli dall’inchiesta sull’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo che ha portato all’arresto del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo di Aversa e dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi.
Pentiti per trasportare la droga
Dalle indagini infatti sarebbe stato documentato l’uso dei pentiti per trasportare la droga che arrivava al porto di Acciaroli nel Cilento. Stando ad alcune dichiarazioni fatte da un agente immobiliare di Acciaroli, Pierluca Cillo, a Francesco Avallone, all’epoca fidanzata della figlia del sindaco Giuseppina Vassallo circa lo stoccaggio della droga che avrebbe coinvolto il colonnello Cagnazzo e due imprenditori della zona. In base a quest’ultima il deposito di stupefacenti era concentrato nell’area della torre normanna del Caleo. Da qui veniva trasportata a Napoli e che i pentiti era un modo per coprire il traffico.
Il sindaco aveva scoperto tutto
Lo stesso agente immobiliare avrebbe anche detto ad Avallone il 4 ottobre 2010 che il “il sindaco ucciso aveva scoperto questo utilizzo strumentale dei pentiti”. Stando sempre a queste dichiarazioni da parte dell’agente immobiliare il colonnello Cagnazzo “faceva mettere quantitativi di sostanze stupefacenti all’interno delle valigie dei collaboratori di giustizia ospitati in strutture di Acciaroli”.