antica cittadella
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CASERTA - Fumata nera dal vertice tenutosi questa mattina in Prefettura sulla vertenza Jabil. Una delegazione sindacale dei lavoratori dello stabilimento di Marcianise questa mattina, dopo un corteo di protesta a Caserta, ha incontrato il capo di gabinetto - il prefetto Castaldo era assente - Biagio Del Prete che ha garantito che l'ufficio territoriale di Governo si è già da tempo attivato interloquendo con Confindustria affinchè intervenga su Jabil;

scopo ultimo è sospendere immediatamente la procedura di licenziamento, visto che martedì 31 gennaio scade la cassa integrazione e l'azienda potrà inviare le lettere di licenziamento ai 190 lavoratori individuati sui 440 in organico. Il prefetto Castaldo, intervenuto telefonicamente, si è poi detto disponibile a tenere in prefettura i tavoli istituzionali sulla vertenza.

Ma ad oggi, e a quattro giorni dalla deadline, i lavoratori e in sindacati non hanno ottenuto ciò che chiedevano, ovvero la sospensione della procedura di licenziamento collettivo, né aperture da parte di Jabil sulla richiesta di un altro mese di cassa integrazione e nè garanzie da parte istituzionale, Governo e Regione in primis.

Francesco Percuoco, segretario della Fiom-Cgil di Caserta, annuncia che "in assenza di certezze che martedì non partiranno i licenziamenti, continueremo a mobilitarci". Per Massimiliano Guglielmi, segretario regionale Fiom-Cgil, "siamo di fronte ad ultima possibilità per poter rilanciare il settore dell'elettronica nel Casertano. Stanno arrivando risorse economiche importanti per effetto del Pnrr destinate ai progetti per la transizione ecologica.

E in tale contesto le lavoratrici e i lavoratori della Jabil, ma anche gli ex Jabil passati negli anni scorsi in Softlab e Orefice, hanno competenze e professionalità che non si possono disperdere. Con la loro esperienza nel campo dell'elettronica, avendo lavorato anche per Nokia, Siemens, Ericsson, rappresentano un patrimonio unico che ogni azienda del settore può sfruttare"