antica cittadella
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VILLA LITERNO - Prima svolta nell’inchiesta della DDA su un traffico illecito di rifiuti provenienti dai cantieri della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e sversati su terreni a Villa Literno.

Prosciolti due imprenditori

Il GUP Antonino Santoro del tribunale di Napoli ha deciso di prosciogliere l’imprenditore Giovanni Fontana, difeso dagli avvocati Mario Griffo e Michele Cantelli, e Rosario Morelli, appartenente alla società Armafer. Per Fontana, per il quale già il GIP aveva respinto la richiesta di misure cautelari, i difensori hanno sottolineato come dalle indagini non emerga con chiarezza il suo effettivo coinvolgimento nelle attività illecite.

Processo prosegue per altri 11

Per gli altri 11 imputati, l'udienza preliminare proseguirà a metà giugno. Gli imputati sono:

  • Michele Fontana, 57 anni, Villa Literno
  • Michele Oliviero, 43 anni, Villa Literno
  • Nicola Oliviero, 41 anni, Villa Literno
  • Nicola Ucciero, 40 anni, Villa Literno
  • Antonio Di Dona, 49 anni, Villa Literno
  • Nicola Tullio, 47 anni, Villa Literno
  • Francesco Coppola, 43 anni, Villa Literno
  • Giuseppe Ciccarelli, 62 anni, Giugliano in Campania
  • Salvatore Turco, 39 anni, Casal di Principe
  • Nicola Biagio Iorio, 27 anni, Villa Literno
  • Vincenzo Elia, 37 anni, Villa Literno

Secondo le indagini, tra i flussi illeciti di rifiuti figura anche la gestione di circa 300.000 tonnellate di rifiuti raccolti presso alcuni cantieri RFI, gestiti dalla società Armafer S.r.l.. I rifiuti sarebbero stati smaltiti illegalmente su terreni agricoli a Villa Literno e Guardiaregia (Campobasso).

Il traffico illecito di rifiuti avrebbe generato un giro d’affari stimato in 4 milioni di euro per le società coinvolte.

L’inchiesta prosegue, mentre la magistratura cerca di fare chiarezza su un sistema di smaltimento illegale che ha alimentato un lucroso business ai danni dell’ambiente e della legalità.