antica cittadella
antica cittadella

MONDRAGONE - La Corte dei Conti, Sezioni Unite, ha confermato la bocciatura del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP) del Comune di Mondragone, rigettando il ricorso presentato dal sindaco Francesco Lavanga e dalla sua giunta. La decisione sancisce un nuovo duro colpo per l’amministrazione comunale, che rischia seriamente il dissesto finanziario.

Motivi della bocciatura

La Corte dei Conti, presieduta da Giovanni Coppola, ha ritenuto che il piano approvato dal Comune non fosse congruo per garantire il riequilibrio finanziario dell'ente, evidenziando diverse criticità:

Sottostima del disavanzo: Il piano prevedeva una massa passiva complessiva di 30.393.195,73 euro, calcolata includendo il disavanzo derivante dal rendiconto 2021, adeguamenti per contenziosi legali, mancati incassi per contributi sociali, debiti per espropri e forniture energetiche. Tuttavia, la Corte ha rilevato una sottostima del disavanzo pari a 9.412.634,82 euro, causata da una contabilizzazione errata di fondi come il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) e il Fondo Anticipazione Liquidità (FAL), oltre alla mancata contabilizzazione di altri fondi obbligatori.

Mancanza di misure concrete: Il Piano non prevedeva strumenti concreti per migliorare la riscossione dei tributi o per contenere la spesa. Nonostante il Comune avesse ammesso l'inefficacia della riscossione, non sono stati presentati dettagli operativi su come affrontare la problematica.

Genericità delle misure proposte: La razionalizzazione delle spese correnti e l’affidamento della riscossione a nuovi concessionari erano trattati in modo generico, senza dettagli operativi o studi di fattibilità. L'unico elemento attendibile, secondo la Corte, è la scadenza di un mutuo con la BNL nel 2027, che libererebbe circa 1,29 milioni di euro annui.

Errori tecnici: La Corte ha evidenziato errori tecnici nell'adozione del piano, inclusa la durata fissata in 20 anni (2022-2041) e una richiesta del 50% di anticipazione dal Fondo di Rotazione, senza una corretta quantificazione del disavanzo da ripianare.

Replica dell’opposizione

In risposta alla bocciatura, l’associazione Mondragone Bene Comune ha criticato duramente il sindaco Lavanga:

"Di fronte a una sentenza così eclatante, che certifica l’incapacità di Lavanga di mettere a punto un Piano di Riequilibrio serio e credibile in grado di scongiurare il fallimento, come può questo sindaco continuare a indossare la fascia tricolore? A quando le dignitose dimissioni?"

Conseguenze per il Comune

Con la bocciatura confermata, il Comune di Mondragone si trova a un passo dal dissesto finanziario. L'impossibilità di approvare un piano credibile per il riequilibrio dei conti potrebbe portare a gravi conseguenze per la gestione finanziaria e i servizi offerti ai cittadini.

L’amministrazione comunale dovrà ora affrontare la difficile sfida di rivedere completamente il piano, correggere gli errori tecnici e proporre misure concrete per la stabilità finanziaria. L’attenzione sarà rivolta alla capacità del sindaco Lavanga di gestire questa crisi e alla pressione politica che potrebbe portare a cambiamenti radicali nella leadership comunale.