Brucellosi, decreto blocca gli allevatori: la difesa di Coldiretti
I nuovi obblighi imposti rendono difficile il lavoro dell'intero comparto
CASERTA - L’eterna lotta alla brucellosi complica ulteriormente la vita degli allevatori bufalini. A lanciare il grido d’allarme è la Coldiretti Caserta che fa da megafono del malcontento sorto all’indomani del decreto ministeriale del 2 maggio 2024 che introduce nuovi paletti che rendono ancora più tortuoso il percorso verso la normalità per quanti incappano in questo tipo di problematica.
Il problema del decreto
“Il decreto ha introdotto nuovi obblighi che bloccano ulteriormente la vita degli allevatori. La gestione dei nuovi focolai di brucellosi prevede il divieto di ogni tipo di riproduzione nell’allevamento introducendo il blocco anche della monta artificiale in aggiunta a quello della naturale già previsto in precedenza. A questo occorre aggiungere il divieto di introduzione di nuovi animali. Tutte pratiche che di fatto bloccano l’allevamento fino all’estinzione del focolaio e alla riacquisizione dello status di indenne” spiega il direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli.
Vittime sempre gli allevatori
La lotta per l’eradicazione della brucellosi continua ad avere una sola vittima: gli allevatori. L’inasprimento dei divieti rende sempre più complicato il loro lavoro mentre la strada per la risoluzione del problema resta ancora lunga.