Cavalcavia via Di Rauso ancora chiuso, Antropoli contro il silenzio dell'amministrazione
In seguito ad un incendio dello scorso agosto, il sindaco Villani aveva vietato il transito
CAPUA - Il 12 agosto scorso era divampato un incendio di grosse dimensioni che aveva interessato la parte sottostante del cavalcavia di via Francesco Di Rauso, arteria di collegamento tra via Santa Maria Capua Vetere e la strada statale 7 bis.
L'ordinanza del sindaco
A causa di quell’incendio il Sindaco Adolfo Villani aveva emanato l’ordinanza n. 20 con la quale, a far data dal 13 agosto 2024 e sino al 21 agosto 2024, era stato vietato il transito e passaggio di pedoni, ciclisti e veicoli sul cavalcavia. Tale divieto è stato prorogato con nuova ordinanza che impedisce la circolazione di mezzi e pedoni, con efficacia fino al 30 settembre. A più di un mese dall’incendio sembra che non ci siano ancora notizie sullo stato di salute del manufatto e di conseguenza gli automobilisti e i pedoni non possono servirsi della comoda strada per spostarsi dalla statale 7 bis a via Santa Maria Capua Vetere, andando ad ingolfare il quadrivio Caputo.
Le parole di Antropoli
Il consigliere comunale Massimo Antropoli di Capua era intervenuto già nel mese di agosto segnalando come l’interdizione al traffico fosse stata affidata a delle transenne facilmente amovibili che non impedivano il materiale spostamento delle stesse e, di fatto, molti automobilisti e pedoni avevano facilmente travalicato il divieto, spostando le transenne e continuando la circolazione. Ancora una volta è lo stesso Antropoli ad entrare nel merito. “A più di un mese dall’incendio l’assessore ai lavori pubblici Di Monaco, alla viabilità Corcione e il sindaco Villani non hanno comunicato nulla. Non ci sono notizie sullo stato del cavalcavia; l’unica cosa che è cambiata è l’ordinanza, prorogata fino al 30 settembre e che dalle transenne si è passati ai new jersey, che se da un punto di vista della sicurezza garantisce il non transito agli automobilisti e ai pedoni, dall’altro ci fa temere per tempi biblici di riapertura del cavalcavia, nel silenzio totale del primo cittadino e degli assessori che dovrebbero dare indicazioni. Mi auguro che non si stia per ripetere la triste storia del ponte nuovo sul Volturno; l’auspicio è che oltre alla riapertura del cavalcavia si valuti anche una sistemazione del manto stradale di via Di Rauso, completamente ammalorato”