Comune costretto a pagare più di 31mila euro a dipendente: ha svolto mansioni da dirigente
La decisione è stata assunta dalla Corte d'Appello a cui era ricorsa l'amministrazione di Marcianise
MARCIANISE – Svolge mansioni da dirigente, ma non viene adeguatamente retribuito. E’ questo ciò che è avvenuto a Marcianise dove il Comune si trova ora costretto a pagare una somma di oltre 31mila euro ad un dipendente che tra il luglio 2014 e l’aprile 2015 ha lavorato con funzioni dirigenziali.
La difesa dell'Ente
A stabilirlo è stata la Corte d’Appello di Napoli che ha confermato quando disposto in primo grado dal giudice del lavoro di Santa Maria Capua Vetere. Il ricorso in Appello era stato richiesto dal Comune. Per l’Ente infatti il dipendente in questione avrebbe sottoscritto alcuni atti in qualità di dirigente ma senza continuità temporale.
Le ragioni della Corte
Secondo i giudici però gli atti in questione non sono stati sottoposti ad alcuna approvazione segno che il dipendente che li firmava, del settore Lavori Pubblici e Patrimonio, operava in assoluta autonomia e quindi in veste di dirigenze.