Grandi opere incompiute, l'attacco al sindaco: "Si trascurano i servizi essenziali
La missiva a firma del consigliere comunale Maurizio Del Rosso

CASERTA – Una lettera in cui si evidenziano le grandi opere incompiute dell’amministrazione comunale di Caserta. E’ questo lo strumento utilizzato dal consigliere comunale e segretario cittadino della Lega Maurizio Del Rosso per criticare l’operato del sindaco Carlo Marino. Tutto questo mentre fa capolino l’ombra dello scioglimento dell’amministrazione
La lettera
“Caro Sindaco, mentre le sorti della città sono affidate al Ministero dell’Interno, chiamato a valutare l’eventuale presenza di condizionamenti e collegamenti con la criminalità organizzata nell’azione della sua amministrazione – con il possibile scioglimento degli organi amministrativi ed elettivi – Lei continua a trascurare i servizi minimi essenziali (scuole, strade sicure, politiche sociali, ecc.), concentrandosi invece su grandi e ambiziosi progetti.
Le opere annunciate
Ne sono esempi: l’improvvisa accelerazione sul funzionamento dell’azienda speciale per l’erogazione dei servizi sociali, peraltro con scarsi risultati; la sottoscrizione di un progetto da 44 milioni di euro (finanziamento POR Campania) tra il Comune e Air Campania per la realizzazione di un hub multiservizi turistici e commerciali e di un polo museale nell’area dell’ex Canapificio in viale Ellittico; la firma del contratto con l’impresa incaricata della riqualificazione di Villa Giaquinto, con lavori per circa 300mila euro finanziati dal PNRR (Rigenerazione Urbana – Missione 5); la pubblicazione sul sito del Comune del bando di gara per la riqualificazione dell’immobile “Ex Onmi” di viale Beneduce, per un importo di circa 600mila euro (fondi POC 2014-2020, Asse Rigenerazione Urbana e Politiche Culturali, erogati dalla Regione Campania).
L'invito
Ebbene, Gent.mo Sindaco Marino, non sarebbe stato meglio dedicarsi a problemi più urgenti per la collettività, come il Policlinico o i progetti del PNRR fermi al palo a causa della sua pessima amministrazione? Perché ostinarsi a portare avanti le cosiddette grandi opere, tutte incompiute, piuttosto che farsi da parte o, quantomeno, dedicarsi all’ordinaria amministrazione, garantendo ai cittadini quei servizi essenziali che spettano loro di diritto? Immagino già la sua risposta, intrisa di tecnicismi ed equilibrismi politici, ma credo che sia giunto il momento, Avv. Marino, di una seria e definitiva riflessione”.