Comune sciolto per camorra, il ministro Piantedosi: "Accertati condizionamenti della criminalità organizzata"
Sgomento, rabbia e sconforto tra la popolazione: legame tra politica e cittadini sempre più a rischio
CASERTA – La notizia dello scioglimento del Comune di Caserta per infiltrazioni camorristiche è quella che più di tutti sta riempendo le pagine dei principali quotidiani della provincia.
La delusione nell'aria
Lo sgomento, la rabbia, lo sconforto che assale i cittadini non solo casertani è palpabile, lo si respira nell’aria, così come la sensazione che quel legame tra politica e cittadini che aveva contraddistinto anni della nostra storia repubblicana stia sempre più scomparendo.
“Accertati condizionamenti”
In attesa di una nota ufficiale con tutti i dovuti chiarimenti da parte del Ministero, non possiamo che attenerci a quanto riferito dal ministro Piantedosi che nella dichiarazione in cui annunciava lo scioglimento del Consiglio Comunale ha parlato di “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell'azione amministrativa”.
L'inchiesta
L’arrivo dei commissari a Caserta è avvenuto lo scorso giugno dopo l’inchiesta che vide coinvolti l’ex assessore Massimiliano Marzo e l’ex vicesindaco Emiliano Casale per corruzione elettorale con voti comprati a prezzo di appalti futuri.