SAN FELICE A CANCELLO – Un vero e proprio colpo di scena quello avvenuto alla Corte di Cassazione impegnata ad emettere il parere sulla sentenza con la quale Michele Marotta, imbianchino di 42 anni, era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Maria Tedesco di 33 anni avvenuto l’11 novembre 2020 a San Felice a Cancello. Marotta freddò la donna in una strada di campagna di Cancello Scalo con sei colpi di pistola.

La sentenza inaspettata

La Suprema Corte ha infatti annullato la condanna all’ergastolo accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato del Marotta Dario Vannetiello. I giudici hanno ridefinito la pena a 26 anni di carcere. 

La vicenda giudiziaria

In primo grado il 42enne era stato condannato proprio a 26 anni per omicidio con l’aggravante della crudeltà, dei futili motivi e della premeditazione. Fu poi la Corte d’Appello di Napoli ad emettere la sentenza d’ergastolo. A spingere la Cassazione ad una rimodulazione della pensa è stato un cavillo giuridico: l’impugnazione dei magistrati nel processo d’appello avrebbe dovuto essere inammissibile