Usura ed estorsione tra minacce e botte: famiglia casertana nei guai
Tre misure cautelari eseguite dai carabinieri: i tassi di interesse arrivavano fino al 140%

VITULAZIO/BELLONA - Tassi di interesse che partivano dal 40% e arrivavano fino al 140%, 7 volte di più rispetto ai limiti previsti dalla legge. I carabinieri di Capua, in provincia di Caserta, hanno eseguito tre misure cautelari (1 in carcere, 1 ai domiciliari, e 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di tre persone, Colomba Modesto di 44 anni, il marito Gianluca D'Agostino sempre di 44 anni, e la madre Raffaela Vigliucci di 66 anni, residenti nei Comuni di Vitulazio e Bellona accusati di usura.
L'indagine
Le indagini, condotte dai militari dell'Arma di Vitulazio, avviate nel mese di febbraio 2024, sono partite da una querela di stalking nei confronti dell'allora fidanzato. I carabinieri di Vitulazio, dal racconto della vittima di stalking, hanno compreso che l'uomo era a sua volta vittima di una donna originaria di Bellona, perché non riusciva a saldare un debito. È così che i militari dell'Arma hanno scoperto che la donna, insieme con il suo compagno, avevano messo in piedi un sistema usuraio.
Registri contabili in casa
In casa dei due, i carabinieri hanno trovato anche i registri 'contabili' delle operazioni di prestito del denaro con tassi usurai. Le vittime pagavano ai due, mensilmente, somme tra i 100 euro e i 1.200 euro per paura di ritorsioni e, in alcuni casi, questa situazione andava avanti anche da dieci anni. La donna arrestata insieme con la madre ha messo in atto tentativi di estorsione nei confronti di una delle vittime e atti persecutori nei confronti della figlia di un'altra vittima.