antica cittadella
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MADDALONI - Nella serata di ieri, 12 marzo 2025, a Maddaloni, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 38enne sorvegliato speciale di P.S. e la sua compagna convivente, una 37enne, con l'accusa di tentata estorsione in concorso.

La truffa

Secondo quanto ricostruito dai militari, il 38enne, dopo aver incrociato la vittima per strada e averla seguita fino a casa, l’ha accusata di averlo urtato con il braccio, facendogli cadere il telefono, che si è rotto. Il sorvegliato speciale, sostenendo che il telefono danneggiato fosse di sua proprietà, ha preteso un risarcimento di 180 €, pari al valore dell'apparecchio.

La vittima, un 40enne del posto, conoscendo bene la coppia per i loro precedenti legali e per aver già subito in passato richieste estorsive da parte loro, ha cercato di guadagnare tempo, dicendo che sarebbe andato a prendere i soldi a casa. Una volta entrato nell'appartamento, ha chiesto aiuto al 112.

Carabinieri sul posto

I carabinieri sono giunti sul posto, dove la vittima ha confermato il tentativo di estorsione. Il sorvegliato speciale ha cercato di giustificarsi, mostrando ai militari un telefono danneggiato, affermando che fosse quello della sua compagna e che si fosse rotto dopo essere stato urtato dalla vittima.

Tuttavia, i carabinieri hanno accertato che il telefono danneggiato era privo di SIM, mentre la compagna del sorvegliato speciale possedeva un altro telefono perfettamente funzionante. Ulteriori indagini hanno rivelato che la coppia aveva già compiuto altre estorsioni ai danni della stessa vittima nel mese di febbraio, precedentemente denunciate.

I due arrestati sono stati condotti nelle case circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Secondigliano.