antica cittadella
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L'ex Lombardo Radice di Caserta
L'ex Lombardo Radice di Caserta

CASERTA – Torna l’attenzione sulla questione della scuola ex “Lombardo Radice” di via Roma a Caserta. Riceviamo e pubblichiamo infatti una lettera dei genitori degli alunni rivolta al sindaco Carlo Marino

La lettera

Caro Sindaco,

Le scriviamo questa lettera, dopo mesi di richieste, incontri, polemiche, notizie date e poi smentite, sperando che Lei possa leggerla col cuore aperto e senza preconcetti o valutazioni di ordine politico, valutando la reale entità del problema ed agendo di conseguenza.

Capiamo che è periodo di estrema complessità, in pieno agosto si è trovato ad affrontare gli esiti di una indagine giudiziaria che l’hanno convinta ad azzerare la Giunta, nominando proprio pochi giorni fa alcuni assessori “tecnici” che avranno il compito non facile di rilanciare l’azione amministrativa.

Proprio nelle ultime ore, la professoressa Grassia, a cui Lei ha affidato tra le altre le deleghe alla Pubblica Istruzione ed alle Politiche della Famiglia, ha dichiarato in una intervista che il suo primo impegno riguarderà l’apertura delle scuole, e poi a medio e lungo termine il monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti PNRR.

200 bambini senza certezze 

In maniera forse casuale, l’assessora Grassia ha parlato proprio di noi, che a poco più di 20 giorni dall’avvio dell’anno scolastico non sappiamo dove accompagneremo i nostri figli; ha parlato di oltre 200 bambini che non hanno più alcuna certezza di dove proseguiranno il loro percorso scolastico, perché della nuova scuola primaria nei progetti non c’è traccia, se saranno ancora con i loro compagni di classe o dovranno conoscerne di nuovi, se seguiranno le lezioni di mattina o di pomeriggio.

Sindaco, glielo ribadiamo ancora una volta: la bontà di una azione amministrativa non può e non deve valutarsi esclusivamente sul numero di progetti e dall’entità dei relativi finanziamenti portati a casa. Qui, di fronte ai milioni del PNRR, abbiamo centinaia di bambini che rischiano di vedere compresso il diritto alla vita sociale, allo sport ed al tempo libero, se dovesse concretizzarsi lo spauracchio dei doppi turni; abbiamo famiglie che dovrebbero spendere soldi in baby-sitter o ludoteche non potendo lasciare da soli i loro figli al mattino, e c’è chi dovrà inventarsi soluzioni per accompagnarli in plessi distanti chilometri dalla loro abitazione; c’è chi ancora non ha potuto acquistare i libri scolastici non avendo certezze su quale scuola faranno frequentare ai loro bambini.

Sindaco Marino, non c’è cosa più intelligente e lodevole di ammettere i propri errori e porvi rimedio. È evidente che sui progetti di riqualificazione della ex Lombardo Radice di errori ne sono stati fatti parecchi, anzi noi lo definiremmo un vero e proprio pasticcio. Tocca a Lei risolverlo, ed il tempo è quasi scaduto.

Fermi tutto, ed avrà tutta la nostra disponibilità ed il nostro impegno per trovare nuove soluzioni che siano sostenibili per tutti: per l’amministrazione, per le famiglie, e soprattutto per i bambini.