Voti in cambio dell'appalto, Procura vuole l'arresto dell'imprenditore
I pubblici ministeri hanno presentato ricorso contro il rigetto della misura cautelare da parte del gip
CASERTA – Per la Procura Raffaele Nunziante, imprenditore 31enne coinvolto nell’inchiesta sugli appalti a Caserta, deve essere messo agli arresti.
L'impugnazione del rigetto
E’ questa la posizione che emerge dalla decisione dei pubblici ministeri Armando Bosso e Giacomo Urbano che hanno impugnato il rigetto della misura cautelare ai danni del 31enne stabilita dal gip. Per questo motivo i due magistrati hanno presentato ricorso al Riesame e l’udienza dovrebbe essere fissata nei prossimi giorni.
L'accusa mossa all'imprenditore
L’accusa mossa ai danni di Nunziante è quella di aver comprato voti, per 50 euro l’uno, per Massimiliano Marzo, diventato poi assessore ai Lavori Pubblici. Dopo le elezioni e la nomina di Marzo in Giunta, l’imprenditore nel marzo 2022 costituisce una società impegnata nella manutenzione del verde pubblico, la Green Aedilis con sede a Formia e a tre mesi dalla creazione ottiene l’appalto per i lavori al verde degli istituti scolastici di Caserta.
La posizione del gip
Per il gip invece pur essendo accertata la compravendita di voti, non c’è prova del patto corruttivo tra l’imprenditore e l’assessore.