antica cittadella
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CASERTA – Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta sul sistema di truffe assicurative basato su falsi incidenti, documenti contraffatti con l’ausilio di diverse figure professionali come i medici e tecnici sanitari.

Il modus operandi

A risultare chiaro ed evidente è lo stesso modus operandi per le varie truffe seguite. Basta prenderne uno per fornire un’idea, come il caso di una donna che il 1 dicembre 2019 entra al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, fornendo generalità e documenti non suoi. La donna a questo punto fa finta di essere vittima di un incidente ed ottiene un referto medico. Lo stesso viene poi integrato con una radiografia effettuata all’ospedale San Gennaro di Napoli e la documentazione viene presentato alla compagnia assicurativa Aviva con sede a Milano.

Pressioni per ottenere pagamenti

Il sistema però non si basa solo su false documentazione, ma viene azionato anche per agevolare la truffa con i pagamenti. Un’organizzazione quindi articolata e complessa. Finora le indagini della Procura hanno portato a 23 arresti e 504 indagati.